Tra consigliera e assessora scoppia la polemica dei rifiuti

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Tra consigliera e assessora scoppia la polemica dei rifiuti

Il Tirreno

GROSSETO. Botta e risposta tra assessora e consigliera. La polemica era iniziata pochi giorni fa con la
consigliera Scoccati che aveva attaccato l’assessora Petrucci criticando il servizio di raccolta e la pulizia
delle strade. E continua ora. Risponde infatti Simona Petrucci, per la quale «sarebbe più utile se la
consigliera Scoccati si unisse alle segnalazioni del Comune nei confronti di Sei Toscana per migliorare il
servizio, piuttosto che attaccare gratuitamente il Comune, un assessorato che sta lavorando sodo e il
personale di un ufficio che è sempre pronto ad ascoltare i grossetani. Capisco che strategicamente faccia
meno notizia, ma senza dubbio porterebbe maggiori vantaggi ai cittadini. Un obiettivo che tutti i consiglieri
comunali – anche di opposizione, indistintamente – dovrebbero porsi. La consigliera Scoccati invece – oltre a
un’esuberanza politica fine a se stessa – dimostra di non essere informata: nella zona a cui Scoccati fa
riferimento, che evidentemente le suscita particolare interesse, sono state posizionate per tre settimane le
telecamere per vigilare sull’abbandono degli ingombranti e solo in un caso sono state rilevate irregolarità.
Segno che non ci sono particolari emergenze, come avrebbe dimostrato un semplice accesso agli atti o una
telefonata all’assessore. In compenso i cittadini sono molto più informati della stessa consigliera:
l’amministrazione è quotidianamente impegnata in attività mirate a diffondere le modalità di funzionamento
del nuovo sistema che sostituisce la differenziata porta a porta. Non solo nelle singole aree coinvolte, ma
anche nei "paesi" che saranno coinvolti dalla nuova strategia delle isole ecologiche così come nelle scuole».
Riguardo ai comportamenti scorretti degli utenti, Petrucci rinnova l’appello al rispetto delle regole. Risponde
a sua volta Catuscia Scoccati. «Nei giorni scorsi mi sono permessa di dare voce al malumore di un sempre
più ampio numero di cittadini per i disservizi che caratterizzano il servizio di raccolta dei rifiuti nel nostro
Comune. La risposta stizzita dell’assessora Petrucci, condita di accuse personali nei miei confronti – tanto
gratuite quanto infondate -, denota almeno tre cose. Primo. Petrucci accetta solo gli elogi al suo operato e
non tollera le osservazioni critiche, neppure quando danno voce a un disagio diffuso. Sbaglia, perché se
ascoltasse anche le cose che non vanno (e sono sempre di più), potrebbe rendere un servizio migliore alla
città. Secondo: i consiglieri di opposizione hanno il compito di segnalare ciò che non va per dar voce ai
cittadini e stimolare il governo a far meglio. Terzo. È compito dell’assessore all’ambiente (è pagato per
questo) sovrintendere alla corretta gestione del servizio rifiuti. Sarebbe opportuno evitare di scaricare
sempre la colpa a Sei (i cittadini pagano il servizio al Comune) o attribuire alla sottoscritta compiti che sono
dell’assessore. Quando le cose continuano a non funzionare, non mancherò anche in futuro di segnalarle
pubblicamente come ho fatto in questi giorni, assolvendo al compito che i cittadini mi hanno assegnato
eleggendomi in consiglio».

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