La Nazione, Cronaca di Arezzo
Termovalorizzatore, patto sui rifiuti Ma tra i comuni scoppia la polemica
L’Assemblea dell’Ato salta: anche la Valdichiana decide di rinviare la proposta del sindaco Ghinelli Aisa Impianti e Sei Toscana avevano programmato l’ampliamento ma c’è il nodo dei conferimenti esterni
AREZZO Spunta un possibile accordo tra Aisa Impianti e Sei Toscana per aumentare le tonnellate di rifiuti da incenerire a San Zeno e tra i comuni aretini esplode il caos. Negli ultimi anni, il dibattito attorno all’ampliamento della linea di termovalorizzazione è stato prevalentemente incentrato sulla domanda: arriveranno anche i rifiuti di Firenze? L’ampliamento dell’inceneritore servirà anche a bruciare rifiuti fuori dal nostro ambito? La risposta, sia da parte del gestore dell’impianto che dall’amministrazione comunale è stata sempre secca e negativa. Nel 2018 i sindaci dell’Ato Toscana Sud guidati da Alessandro Ghinelli, rispedirono al mittente un’ordinanza della Regione in merito al trattamento dei rifiuti della Ato Toscna Centro, quella fiorentina, negli impianti delle altre Ato regionali. Certamente però negli anni all’impianto di San Zeno sono arrivati rifiuti anche fuori dalla provincia soprattutto dalle aree di costa, nei mesi estivi. Operazioni frutto di accordi tra le parti. Oggi un altro accordo, non ancora perfezionato, ha diviso i comuni aretini e tra questi anche alcuni di centrodestra, in testa quelli della Valdichiana. E’ quello tra Aisa Impianti e Sei Toscana per il conferimento di rifiuti indifferenziati e degli scarti dei rifiuti differenziati che sono stati prodotti nelle altre Ato Toscane, per tamponare momenti di emergenza, ma solo con precedente autorizzazione da parte dell’assemblea. In via temporanea, la bozza di accordo, prevede anche che possano arrivare all’impianto aretino rifiuti proveniente anche dalle altre province dell’Ato Toscana Sud. Durante l’assemblea di martedì i sindaci hanno deciso di non votare la delibera, nonostante la proposta di un emendamento da parte del sindaco Ghinelli e di prendersi una pausa di riflessione. «Si trattava dell’approvazione di un accordo che interverrà tra Sei Toscana e Aisa Impianti – ha spiegato il sindaco a Teletruria – riguardante l’utilizzo della linea da 45mila tonnellate che avevamo pensato di disattivare nel momento in cui verrà realizzata quella da 75mila. In realtà è stato pensato di mantenerla in vita per trattare gli scarti della raccolta differenziata in un accordo che interviene tra il gestore e l’impianto di San Zeno».A questo punto, è necessario però fare un passo indietro di alcuni anni per comprendere come e perché si è giunti all’ipotesi di accordo che nei fatti porterebbe ad un aumento dei rifiuti termovalorizzati ad Arezzo.Nel 2013 Sei Toscana si è aggiudicata la gara per la gestione della raccolta dei rifiuti nell’ambito che ricomprende Arezzo. Nel maxi accordo era previsto che il socio industriale di Sei avrebbe dovuto progettare e realizzare due impianti, uno sarebbe dovuto essere un termovalorizzatore. Poi negli anni il procedimento ha subìto degli stop: prima la messa in liquidazione del socio industriale, poi le vicende tumultuose all’interno di Sei Toscana e la mancata individuazione di un partner in grado di realizzare gli impianti. Nel frattempo Aisa ha avviato un progetto di ampliamento di diverse linee di trattamento tra le quali quella di termovalorizzazione. Progetto approvato dalla Regione Toscana. Dal canto suo Sei Toscana ha deciso di ricorrere al Tar per tre volte: una contro la delibera di Ato che esprimeva un parere favorevole sul progetto di Aisa Impianti.L’altra sempre contro una una deliberazione di Ato che evidenziava la non sussistenza di motivi ostativi al rinnovo delle convenzioni con Aisa Impianti. Infine la terza contro la Regione Toscana in merito all’approvazione del progetto di ampliamento di Aisa Impianti. Vecchi contratti, ricorsi al Tar, nuovi impianti: una selva dalla quale Ato ha deciso di venire fuori con un Accordo di Conciliazione che prevede da parte di Sei Toscana la disponibilità a lasciar decadere le disposizioni riguardanti la realizzazione degli impianti previsti dalla gara a patto di un accordo proprio sull’incremento della quantità di rifiuti da smaltire nel termovalorizzatore aretino. Ed è proprio quell’accordo ancora non perfezionato ad essere oggi al centro del dibattito.Intanto l’assemblea dei 104 Comuni di Ato ha approvato il Pef 2022: il Piano economico finanziario attraverso il quale vengono stabiliti i ‘corrispettivi d’ambito’, ovvero quanto i Comuni devono pagare a Sei Toscana in cambio dei servizi annuali di raccolta e smaltimento dei rifiuti, compresa dunque la quota che Sei Toscana gira ai proprietari degli impianti. Ebbene nel 2022 i 104 Comuni della Toscana Sud dovranno pagare a Sei Toscana un corrispettivo di 191,3 milioni di euro, di cui una sessantina andranno ai gestori degli impianti.
Diego D’Ippolito e Erika Pontini