La Nazione, La Grande Costa – Cronaca di Grosseto
«Tassa sui rifiuti, tariffe da salasso» L’opposizione si prepara alla lotta
Martedì il Consiglio comunale è convocato per approvare i parametri delle bollette sull’immondizia Partito democratico, Movimento 5 stelle e «Grosseto Città Aperta» scaldano i motori per le loro arringhe
di Andrea Fabbri GROSSETO Come in un Gran Premio di Formula Uno, in vista del prossimo Consiglio comunale di martedì quando a Grosseto si discuteranno le nuove tariffe della Tassa sui rifiuti, nei box dei partiti di opposizione è tutto un lavorare per avvitare, incastrare, affinare e mettere a punto le relazioni all’arma bianca contro i rincari previsti dall’amministrazione Vivarelli Colonna. Nel paddock si sente già il rombo della protesta. I consiglieri del Partito democratico, ad esempio, hanno le idee chiare. La prima parola d’ordine del team è: fallimento. «Con le decisioni prese sulla Tari questa Giunta ha dimostrato di non essere capace a fare nulla senza gli aiuti esterni dello Stato – tuona Davide Bartolini, capogruppo del Pd in Comune – Fin quando ha potuto contare, nel 2020 e nel 2021, sui contributi governativi concessi come aiuti per fronteggiare l’emergenza pandemica, Vivarelli Colonna ha gonfiato il petto e si è mostrato come colui che tagliava le tasse. Oggi che questi aiuti non ci sono più, ecco qua che di suo l’amministrazione non è stata capace di mantenere la Tari sugli stessi livelli degli anni passati. Anzi, si presenta con aumenti a danno di famiglie numerose e di attività produttive, con rincari anche a doppia cifra. Una famiglia di 3 persone in 50 metri quadrati viene a pagare il 16% in più. Nemmeno nel bilancio di previsione sono stati capaci di mettere risorse per limitare l’impatto del venire meno degli aiuti statali». Anche il motore di Giacomo Gori, capogruppo del Movimento 5 Stelle, gira alla grande. «A monte della scelta di aumentare la tasse ai cittadini – afferma Gori – c’è il clamoroso errore di utilizzare i cassonetti intelligenti per la raccolta differenziata. La frazione organica che si raccoglie non è pura; altrettanto dicasi per le altre frazioni di rifiuti. Questo comporta danni ambientali e costi maggiori. Grosseto non ha mai conosciuto la vera raccolta differenziata, quella che fa risparmiare i cittadini, ovvero quella che si ottiene con un porta a porta ’fatto bene’ e che permette l’applicazione di una tariffa puntuale. Modello, questo, che è alla base del ricalcolo delle tariffe da parte dell’Arera. Per questo siamo sempre stati lontani degli annunci roboanti di questa amministrazione». Carlo De Martis, Grosseto Città Aperta: «Siamo di fronte a un vero e proprio salasso perché per alcune categorie economiche gli aumenti sono anche a doppia cifra; e pure per le famiglie numerose. Quando nel 2021 Vivarelli Colonna si vantava di aver tagliato la Tari non diceva che quei tagli erano ’dopati’ dagli aiuti del Governo. Ma la vergogna sta nel fatto che quest’anno, sapendo che gli aiuti non ci sarebbero più stati il Comune ha pure ridotto le risorse di bilancio messe sulla Tari per calmierare l’impatto degli aumenti. Lo scorso anno aveva messo 150mila euro, quest’anno ci mette solo 100mila euro. Non ci sono i soldi?? Però spendiamo 88mila euro per il Lux Festival o 120mila euro per Ludovico il Bavaro».