Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
L’Ato delibera il corrispettivo per il servizio, ma il nuovo metodo di calcolo Arera
consente a soli tre Comuni su 28 di avere significativi ribassi per i cittadini
Tariffe rifiuti, approvazione ma con la beffa dei rincari
GROSSETO
L’assemblea dell’Ato rifiuti Toscana sud, formata dai 104 sindaci delle tre province di Grosseto, Siena e Arezzo e dai colleghi della Val di Cornia (Livorno), ha finalmente approvato ieri a larga maggioranza le ultime due determine che riguardano il corrispettivo – come da contratto – che i Comuni devono pagare a Sei Toscana per il servizio di ritiro e trattamento dei rifiuti e pulizia delle strade per l’anno 2020. Sulla base di questo corrispettivo vengono poi stabilite le tariffe della Tari.Un’approvazione faticosa, arrivata sul filo di lana (il termine era il 30 settembre), e che lascia molti Comuni – praticamente quasi tutti – a un palmo di naso.Se, infatti, il corrispettivo quest’anno è inferiore a quello dell’anno passato _ circa un milione di euro per la provincia di Grosseto _ e dunque, teoricamente, ci si sarebbe aspettato un calo della Tari, l’introduzione, da quest’anno, del nuovo metodo di calcolo introdotto dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha scompigliato le carte.E così su 104 comuni delle tre province che, con i comuni della Val di Cornia, formano l’Ato rifiuti Toscana sud, solo sette potranno avere una Tari più bassa. E di questi solo tre sono comuni della provincia di Grosseto: Castell’Azzara, Castiglione della Pescaia e Pitigliano. Nel dettaglio, secondo il vecchio calcolo Castell’Azzara quest’anno avrebbe risparmiato il -22,98%, ma con il nuovo calcolo Arera il risparmio si assottiglia al -15,12%. Castiglione della Pescaia, che aveva avuto un calo del corrispettivo del -23,38%, si deve accontentare del -16,24%. Pitigliano era riuscito ad avere un corrispettivo del -13,51% rispetto al 2019, ma in effetti il risparmio sarà solo del -3,67%. Poco?Be’, tutti gli altri 25 comuni del Grossetano, e altri 70 del resto dell’Ato, avranno dei rincari. Anche quei municipi che, grazie a risparmi, nuove scelte gestionali, conferimenti virtuosi o, comunque, azioni che incidono sul costo del servizio svolto dal gestore Sei Toscana, erano partiti da cifre più basse rispetto al 2019. E in provincia erano almeno la metà dei Comuni.Basti pensare che per la sola provincia di Grosseto il corrispettivo ammonta quest’anno a 46 milioni e 371.003 euro. Nel 2019 il servizio era costato 47 milioni 330.198 euro, ovvero 959.195 euro in più rispetto a quest’anno. Sempre in provincia di Grosseto altri comuni che si attendevano dei ribassi erano Sorano (-15,2%) e Montieri (-11,3%), solo per citare quelli i cui ribassi sono a due cifre. — F.F.