Il Sole 24 Ore
Packaging ecologico, filiera italiana al via
Decolla l’intesa tra Novamont, SunChemical Group, Ticinoplast e Uteco
Sviluppata una pellicola da imballaggio alimentare, totalmente compostabile
Enrico Netti
Il packaging compostabile per i prodotti alimentari ha la sua filiera integrata e made in Italy. A promuoverla quattro aziende che al mercato si presentano come fornitore one-stop pur mantenendo le proprie specificità.
L’iniziativa coinvolge Novamont, SunChemical Group, Ticinoplast e Uteco Group che insieme hanno sviluppato una soluzione completa per ottenere una pellicola per il packaging alimentare del tutto analoga a quella oggi utilizzata ma a fine vita viene conferita nella frazione umida per essere avviata al compostaggio industriale. Insomma non più discarica o inceneritore ma al termine del compostaggio si ottiene del fertilizzante per i campi.
Le quattro società hanno un fatturato di circa 630 milioni e insieme puntano a conquistare una quota significativa dell’emergente mercato dei packaging compostabili per alimenti. Non solo pellicole flessibili ma anche cialde per il caffé, vaschette termoformate e altre soluzioni richieste dall’industria alimentare. Quest’anno la domanda si è rivelata ben intonata sulla spinta della transizione avviata dalla plastic tax e da una maggiore sensibilità dei consumatori.
Per il 2021 le aspettative sono per una decisa crescita della domanda con un trend a doppia cifra. A livello mondiale il mercato dei packaging eco-friendly è destinato a passare, secondo una indagine di Markets and Markets, dagli attuali 174,7 miliardi di dollari ai 250 del 2025 con una crescita del 43 per cento.
L’offerta della filiera prevede che il film flessibile in bioplastica Mater-Bi di Novamont venga trattato con le tecnologie Ticinoplast, elaborato con diversi prodotti di SunChemical mentre il prodotto finito si ottiene con le linee di trasformazione e stampa di Uteco Group, multinazionale tascabile leader nel settore. Questa materia prima serve per realizzare strutture laminate impiegabili per la realizzazione di svariate tipologie di imballaggi per alimenti su molteplici linee di confezionamento automatico nonché vari tipi di buste preformate.
«Grazie alla nostra filiera gli operatori del comparto del packaging e le industrie alimentari hanno a disposizione un one-stop-shop in cui ottenere la soluzione completa, a misura delle esigenze di ciascuno – sottolinea Aldo Peretti, presidente di Uteco Group – senza dover spendere tempo ed energie nel selezionare singoli fornitori dei vari componenti necessari alla realizzazione della specifica soluzione».
Si accorciano così i tempi per passare alle confezioni sostenibili e green. «Il contributo di innovazione che ogni partner ha portato su materie prime, tecnologie di trasformazione, macchine da stampa, inchiostri, adesivi e coating è stato un elemento indispensabile per il successo dell’iniziativa» rimarca Fabio Deflorian, amministratore delegato di SunChemical Group Italia.
L’impegno di Ticinoplast si è focalizzato nella realizzazione di prodotti nati per soddisfare le esigenze dell’economia circolare come film progettati per la realizzazione di packaging mono-materiale, compostabile e rinnovabile. «In questo momento la spinta che arriva dall’industria e dai consumatori è molto forte – spiega Paolo Rossi, amministratore delegato di Ticinoplast -. La collaborazione tra più aziende diventa così un elemento fondamentale per accelerare notevolmente il processo di innovazione tecnologica, portando alla realizzazioni di soluzioni adatte ad un imballaggio alimentare nel rispetto dell’ambiente».
Il ruolo di capocordata è di Novamont che insieme a Uteco Group ha nell’assetto azionario NB Renaissance partners fondo che gestisce asset per 1,8 miliardi di euro. NB Renaissance partners nasce dal private equity di Intesa Sanpaolo e fa parte di Neuberger Berman, società di gestione privata indipendente con un patrimonio gestito di 357 miliardi di dollari e oltre 2mila dipendenti.