La Nazione
I palombari alle prese con le correnti marine
Piombino, prima giornata di immersioni.
PIOMBINO Primo contatto ieri con le acque del Golfo di Follonica e con le correnti del canale di Piombino. I palombari del Gos del Comsubin hanno compiuto le prime immersioni sui fondali dove sono state censite le ecoballe. Si è trattato di attività ’propedeutiche’ per prendere confidenza con il teatro delle operazioni e sperimentare alcune tecniche che sono state programmate nel piano e che necessitano di una verifica in mare. Queste attività hanno permesso di capire meglio la forze delle correnti che non sono da sottovalutare. Le immersioni hanno permesso di capire che le correnti permettono un’attività al mattino, ma la rendono quasi impossibile nelle ore pomeridiane. Per questo stamani la missione inizia molto presto, prima dell’alba, tra le 5.30 e le 6. Bisogna tenere conto che ogni ecoballa è un parallalepipedo di circa un metro cubo che quindi ha una spinta idrostatica di mille chili. Siccome le ecoballe pesano circa 1200 chili, il loro peso in acqua è di 200 chili. Questo vuol dire che sono ’leggere’ e facilmente influenzabili dalle correnti, così come tutta l’attrezzatura, dai tubi per l’aria alle reti di contenimento per incappucciare le ecoballe. Insomma, le difficoltà ad operare a 45 metri di profondità sono evidenti e il vento di questi giorni non è d’aiuto. Ma i reparti speciali della Marina che hanno una serie di importanti e difficili missioni alle spalle, avevano previsto la necessità di mettere a punto le tecniche di intervento. Oggi i palombari saranno di nuovo all’opera. Le operazioni sono iniziate e e fino al 31 agosto sono previste, come recita l’ordinanza della Capitaneria che vieta la navigazione nella zona, «dall’alba al tramonto, e comunque fino a termine esigenze» attività «di ricerca, localizzazione e recupero» delle ecoballe disperse nel mare toscano 5 anni fa dalla motonave Ivy. La task force che ha come come base il porto di Piombino contra 160 uomini tra Marina, Protezione Civile, Guardia Costiera, Ispra, Arpat e Port Authority. E sabato è attesa anche la visita del ministro dell’Ambiente Sergio Costa che salirà a bordo delle navi della Marina per un sopralluogo diretto in mare.