Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
Spadi: «No all’inceneritore, la salute prima di tutto»
Scarlino. L’apertura a un eventuale nuovo impianto di incenerimento di rifiuti nella piana di Scarlino, di cui ha parlato nei giorni scorsi il sindaco di Gavorrano, ha riportato alta l’attenzione sulla delicata questione. Andrea Biondi, distanziandosi dal pensiero comune del Pd che localmente ha sempre parteggiato per il no all’inceneritore di Scarlino, si è infatti detto possibilista nei confronti di un impianto di nuova generazione.La posizione è stata aspramente criticata da più fronti: sia dal Pd stesso che dai partiti di destra.Oggi sono la consigliera Regionale del Pd Donatella Spadi e il partito Sinistra italiana a intervenire sulla questione. «L’inceneritore di Scarlino non sarà mai la giusta soluzione. Adesso non è più il tempo delle polemiche: dobbiamo collaborare tutti insieme per il futuro della Maremma», dice Spadi che chiede di pensare prima di tutto alla salute dei cittadini. «Lo abbiamo ribadito più volte: no all’inceneritore e nemmeno a soluzioni alternative che non mirino alla sostenibilità. Questo è il mio pensiero, a differenza di qualcuno che evidentemente non capisce la gravità della situazione». Così facendo, secondo Spadi, si sta perdendo di vista il vero obiettivo: «Quello – dice – di preservare la salute e l’integrità della nostra Maremma». Per la consigliera regionale del Pd non serve cercare soluzioni già vagliate in passato ma è piuttosto il momento di collaborare per trovare soluzioni concrete e attuabili in poco tempo. Presto l’Europa darà il via al Next Generation Eu, ovvero il cosiddetto Recovery Found, che rappresenta un’opportunità importante per la provincia di Grosseto. «Scarlino e Follonica sono le comunità più interessate e quindi potranno e dovranno dire la loro – conclude la consigliera regionale – dovremo però cooperare per sviluppare progetti di riciclo dei rifiuti che siano sostenibili e che prestino attenzione verso l’ambiente. I nuovi fondi europei saranno rivolti, in larga parte, alla nuova economia green, potrà essere una grande opportunità per pensare e mettere in atto progetti di sviluppo sostenibili per la piana di Scarlino e per tutta la Maremma. Per fare questo, però, dovremo mettere in campo un’unità di intenti in grado di attrarre i fondi europei. Non sarà facile ma ci possiamo provare, adesso non è il momento fare polemica ma di trovare le soluzioni più adeguate per i nostri cittadini». Per Sinistra italiana il sindaco Biondi, quando parla dell’inceneritore della Piana, non rappresenta tutti i cittadini di Gavorrano. La posizione favorevole alla riapertura dell’impianto, espressa sulla stampa dei giorni scorsi, sarebbe figlia di una «visione miope» che il territorio si trascina dietro da anni. Biondi, con la sua presa di posizione, secondo Si, sposerebbe inoltre una strategia perdente e che non risponde alle esigenze del territorio. Proprio come il Pd locale anche Si sostiene che sia fondamentale pensare ad una diversa chiusura del ciclo dei rifiuti, lavorare quindi per una bonifica dell’area e realizzare, al posto dell’impianto di incenerimento, uno stabilimento per il processo della rigenerazione del rifiuto. «Se veramente l’interesse è quello di un lavoro sicuro e durativo per l’occupazione dei cittadini – dice il partito – tutelando ambiente e salute, invitiamo il sindaco Biondi a rivedere quanto annunciato e sostenere la nostra idea facendosi sentire nelle sedi istituzionali».