Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
Solo con il porta a porta si può abbassare la Tari
Roberto Barocci*
Ogni anno, quando Sei Toscana presenta ai nostri sindaci i costi a carico dei cittadini, si alzano critiche che, se rapportate ai cambiamenti inesistenti, sono per lo più di facciata. Eppure quest’anno alcuni sindaci hanno finalmente scritto che va cambiata la famosa Convenzione tra sindaci e il gestore delle Strillaie (Sei Toscana) dove si prevede il conferimento fino al 2040 di quantità costanti di rifiuti indifferenziati. Questa Convenzione è la prima manifestazione di un conflitto di interessi che da anni denunciamo: Sei Toscana non può nei fatti boicottare la raccolta differenziata non sviluppandola, facendoci pagare penali, perché gestisce anche inceneritori (come quelli di Scarlino o Poggibonsi) e pertanto ha tutto l’interesse a mantenere elevata la raccolta dell’indifferenziato da cui ottiene il combustibile.
A verifica di questo ci sono i dati di una realtà che molti fingono di non conoscere. Il ministero dell’Ambiente annualmente pubblica i dati analitici dei costi e ricavi del servizio sui rifiuti urbani… Vi si legge: «In Italia, per il 2019, il costo totale pro capite medio nei Comuni a tariffazione puntuale (dove si paga solo in proporzione al conferimento dell’indifferenziato), è 139,28 euro ad abitante per anno… con una percentuale di differenziata pari all’81,2 per cento». I grossetani pagano circa il doppio con la metà di raccolta differenziata.
Nel Rapporto si legge anche che «in tutte le classi di popolazione analizzate la tipologia di raccolta maggiormente utilizzata è il porta a porta con contenitori riutilizzabili dotati di transponder (il codice di riconoscimento) adottato da 439 Comuni, pari al 56,4 per cento del campione» perché è il sistema che garantisce la migliore qualità del materiale recuperato, quindi la crescita delle entrate dalla vendita dei materiali.
Tali entrate nei nostri Comuni sono irrisorie perché la qualità è pessima, ma altrove molti Comuni hanno abbandonato le raccolte stradali coi cassonetti, per nulla intelligenti, dove il conferimento non è controllato e pochi cittadini possono svalutare il tutto sbagliando.
Oltre alla quantità è la purezza dei materiali differenziati a fare la differenza. Perché non copiare dalle realtà libere da conflitti d’interesse?
–*Forum Ambientalista