La Nazione, Cronaca di Siena
Simona Petrucci, centrodestra
«Rifiuti e deficit di infrastrutture I temi forti della Toscana sud»
«Alta velocità, incontri in vista Servono impianti energetici diversi per ogni realtà Termovalorizzatori,
tanti veti»
Simona Petrucci, assessore all’ambiente a Grosseto e in corsa per il centrodestra al Senato, da dove
è partita per candidarsi a rappresentare un territorio ampio come le province di Siena, Arezzo,
Grosseto?
«Dalla mia attività di geologa e dall’esperienza come delegato nell’Ato rifiuti, nel quale faccio parte del
consiglio: conosco bene il territorio e in particolare le criticità del settore rifiuti. Poi nel dettaglio sto
approfondendo i problemi più specifici».
Un esempio?
«Il deficit infrastrutturale, anche di collegamenti interni alla Toscana del sud. Andare da Arezzo a Grosseto e
viceversa è un viaggio tortuoso per strada, i collegamenti ferroviari non esistono, il trasporto pubblico latita.
Questo è un tema su cui porre attenzione».
In questi giorni si parla molto di Alta velocità e di fermata Medio Etruria: la convince?
«Nei prossimi giorni avrò un incontro proprio su questo tema. L’Alta velocità serve per minimizzare le
percorrenze e avere massima efficienza, ma come tutte le infrastrutture di questo tipo non può essere solo
disegnata su carta. L’impatto sul territorio è tale che servono studi approfonditi, altrimenti si rischiano seri
problemi ambientali. I sì e i no devono sempre essere motivati, non emotivi».
Quello delle nuove strutture è un tema chiave per parlare della transizione ecologica. Nuovi impianti
sì o no?
«La regola fondamentale è che non possono esistere soluzioni valide per tutte le realtà, ognuna deve
sfruttare le proprie caratteristiche. Al mare potremo puntare su sole e vento, in alcune zone sulla geotermia,
in certe valli sui venti incanalati. Quindi non solo megaimpianti, ma strutture adeguate alle conformazioni dei
territori, sempre che la burocrazia lo consenta».
A cosa si riferisce?
«In Toscana la Regione ha limitato la possibilità di costruire termovalorizzatori di ultima generazione, che
potrebbero invece produrre energia. E così siamo costretti a portare i nostri rifiuti fuori, pagando e senza i
benefìci conseguenti».
Sulla realizzazione degli impianti però la collocazione scatena sempre polemiche..
«Non difendo gli ecomostri, ma sono convinta che possano realizzare impianti senza deturpare, garantendo
la massima efficienza e il rispetto dei cittadini».
Un eventuale governo di centrodestra da dove dovrà partire?
«Ora vanno tutelati gli italiani ed evitare che vadano in bancarotta. Le bollette della luce sono il caso del
momento, ma guardiamo per esempio a cosa è successo negli ultimi dieci anni a quelle di rifiuti e acqua.
Vanno subito stanziati fondi a tutela di chi non riesce a pagare, poi lavorare a opere serie magari attingendo
ai fondi Pnrr che altrimenti rischiano di restare libri dei sogni».
Orlando Pacchiani