Greenreport
In cantiere investimenti sul territorio da 38 milioni di euro
Sienambiente approva il bilancio 2020: calano i rifiuti trattati ma l’utile cresce
Rosini: «Si tratta di risultati frutto di strategie e scelte industriali che oggi sono totalmente coerenti rispetto alla visione della transizione ecologica»
Di Luca Aterini
Sienambiente, la società a partecipazione pubblica con una dotazione impiantistica centrale per l’economia circolare senese, nel corso del 2020 ha trattato 207mila ton di rifiuti: il 2,5% in meno rispetto all’anno precedente a causa della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19, ma nello stesso periodo l’utile è cresciuto del 41% fino a toccare quota 1,151 milioni di euro.
Nel corso dell’anno, attraverso la cessione di piccoli impianti, si sono concretizzate anche le ultime operazioni del percorso di razionalizzazione delle società partecipate avviato nel 2016.
Un andamento apprezzato dall’assemblea dei soci, che ha approvato oggi un bilancio d’esercizio dove tra l’altro spiccano 2,5 milioni di euro di investimenti destinati al mantenimento dell’efficienza operativa degli impianti. Investimenti che nel corso del quinquennio sono destinati a crescere sensibilmente, come spiega l’ad di Sienambiente Alfredo Rosini: «Grazie a un importante piano di investimenti programmato per i prossimi 5 anni, intendiamo potenziare il nostro ruolo di volano dell’economia circolare e di punto di riferimento per la corretta gestione dei rifiuti del nostro territorio».
Tra i principali progetti in cantiere nel campo dell’economia circolare c’è il revamping dell’impianto delle Cortine – previsto in avvio quest’inverno – e la realizzazione, in una sua sezione, di un biodigestore: chiusa la fase di progettazione, di recente è stata pubblicata la gara per l’aggiudicazione dei lavori e nei prossimi mesi verranno avviati i lavori per incrementare le quantità di avvio a riciclo. A maggio, inoltre, sono iniziati i lavori di ampliamento della discarica di Poggio alla Billa – unico impianto di questo tipo nella provincia di Siena – dove vengono gestiti in sicurezza i rifiuti non altrimenti recuperabili.
Nel complesso, il Piano industriale prevede un investimento di 38 milioni di euro che serviranno a rinnovare l’intero sistema impiantistico di gestione dei rifiuti della Provincia di Siena e dare una risposta coerente agli obiettivi europei sull’economia circolare.
«Si tratta di risultati frutto di strategie e scelte industriali che oggi sono totalmente coerenti rispetto alla visione della transizione ecologica – conclude Rosini (nella foto, ndr) – Guardando al futuro intendiamo proseguire nel percorso di sviluppo degli impianti, migliorandone i processi produttivi e rendendo ancora più economicamente sostenibile la loro gestione. Entro il 2026 prevediamo una riduzione delle tariffe di conferimento negli impianti con una possibile ricaduta positiva sulla tariffa pagata dal cittadino, una diversificazione degli introiti e maggiori ricavi provenienti sia dai rifiuti speciali che dalla vendita delle materie prime secondarie derivanti dalle raccolte differenziate, che vengono in tal modo maggiormente valorizzate».