Il Tirreno, Cronaca Toscana
Rifiuti, primo sì al piano Monni
Ma ora rischia il ricorso al Tar
Firenze. Con fatica, e dopo tre giorni di faccia a faccia molto tesi fra Eugenio Giani e i big del gruppo dem, il Pd dà il primo via libera al piano rifiuti. Non solo, i dem toscani riescono pure a ricompattare la maggioranza e a ricucire con Italia Viva dopo gli strappi con i renziani consumati prima sull’elezione dei delegati per l’elezione del presidente della Repubblica e poi sulla riforma dello Statuto, quando era arrivato il soccorso 5stelle nei passaggi in aula. Stavolta è tutta l’opposizione a ribellarsi e a uscire dall’aula, mentra la maggioranza tiene. Non era scontato. Il primo scoglio è stato superato martedì. Il gruppo dem sembrava poter valutare l’ipotesi di votare una pregiudiziale di Fratelli d’Italia, in pratica un atto con cui i meloniani sostenevano che l’assessora Monia Monni avesse seguito un iter scorretto per dare il via al procedimento di valutazione, tanto da rischiare un’impugnativa. Un rischio fugato da Giani, che ha fatto approvare una determina con un parere legale dell’ufficio giuridico della giunta anche per stoppare le forze centrifughe all’interno del gruppo dem. Ma non era la sola “mina” sul cammino del piano. Finora Monni ha sempre escluso la costruzione di nuovi inceneritori. Il Pd ieri ha portato in aula una proposta di risoluzione in cui si dettano linee guida con cui rivedere il testo illustrato dall’assessora all’ambiente. E se da una parte conferma gli obiettivi tracciati dalla giunta, e cioè raggiungere l’80% della differenziata e il 65% del riciclo entro il 2030, dall’altra parla di «ridurre al massimo la presenza di termovalorizzatori e discariche». Ridurre, non cancellare. Qui le fibrillazioni corrono sul filo di un vocabolo. Una sorta di alt, per alcuni, alla linea da ecologista dura e pura di Monni. Ma è stata proprio l’assessora a rassicurare: «Noi avviamo oggi la vera e propria elaborazione del Piano – dice Monni – che terrà conto delle indicazioni che esprimerà il consiglio, e lavorerò per inviarvi la proposta prima della pausa estiva, in modo che possiate dare inizio all’iter di adozione e approvazione». Insomma, se ci saranno ritocchi da fare, è pronta ad accoglierli. Le opposizioni gridano alla «forzatura» della giunta. Per il consigliere Fdi Alessandro Capecchi «quanto successo non è accettabile». I meloniani parlano già di un ricorso al Tar, che se venisse accolto rischierebbe di allungare i tempi di approvazione anche dopo l’estate. M.N.