Rifiuti, la differenziata sale del 2% Sono 143 i Comuni oltre quota 65%

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Rifiuti, la differenziata sale del 2% Sono 143 i Comuni oltre quota 65%

La Repubblica – Firenze

L’analisi

Rifiuti, la differenziata sale del 2% Sono 143 i Comuni oltre quota 65%

“ Bisogna fare di più sul fronte del riciclo ancora solo al 42%”, dice l’assessora Monni che annuncia contributi per i territori virtuosi

di Ilaria Ciuti 

Rifiuti, la raccolta differenziata cresce nel 2020 rispetto al 2019 di altri due punti percentuali. Passando dal 60,22% di fine anno 2919 al 62,12%. « L’aumento è continuo. Ogni anno due punti in più, un progresso stabile », sottolinea, soddisfatta, l’assessora all’ambiente regionale Monia Monni aggiungendo che «c’è ancora molto da fare » . Il primo obiettivo è arrivare al 65% ( che peraltro è il limite che l’Italia avrebbe dovuto raggiungere nel 2012, come però il Paese, ancora indietro su questa materia, non ha fatto).

Comunque, avverte Monni, quello della differenziata è un percorso che appartiene ancora alla transizione « perché il vero obiettivo finale è la crescita del riciclo» che, se la differenziata è al 62,12%, oggi è « ancora solo al 42%», come sottolinea l’assessora. Per restare alla raccolta differenziata, sono aumentati l’anno scorso rispetto a quello antecedente i Comuni virtuosi che hanno superato il 65%: passati da 123 a 143, coinvolgendo il 55% della popolazione regionale.

Per tornare ai dati riportati dall’Agenzia regionale recupero risorse c’è da rilevare un altro fatto interessante. Che nel 2020 si sono notevolmente ridotti i rifiuti a monte, quella riduzione che da tanto tempo è essenziale per una vera buona politica ambientalista. La produzione toscana di rifiuti urbani è stata nel 2020 di 2.156 milioni di tonnellate, meno il 5% rispetto al 2019: meno 25 chili a abitante ( scendendo da 613 a 588 chili ognuno), avvicinandosi a quantità da anni Novanta. Diminuita la raccolta indifferenziata di circa 90.700 tonnellate, un 10% in meno rispetto all’anno precedente. Ma anche la differenziata. Quest’ultima del 2,5% di peso ovvero di 34.600 tonnellate. Effetto della pandemia. Ma siccome ci sono differenze tra località bisognerà anche studiare se la diminuzione è anche il frutto di una migliore coscienza ambientalista e l’inizio di buone pratiche che evitino i rifiuti inutili, come azzarda Monni.

L’assessora annunzia anche nuovi premi ai Comuni ricicloni nella misura di cento mila euro per incrementare differenziata e riciclo. E anche di 233.000 euro da assegnare a ogni Ato perché li distribuisca ai singoli Comuni che stiano realizzando piccoli impianti e progetti di riciclo. A questo proposito, continua Monni, la Regione ha appena emesso un avviso pubblico rivolto ai Comuni in grado di presentare singoli impianti da loro progettati e realizzati per il riciclo. Per esempio Capannori ne sta finendo uno per riciclare i pannolini. L’avviso è propedeutico al futuro nuovo Piano per l’economia circolare della Regione che « sarà – dice Monni – un piano di filiera industriale e non di mero smaltimento rifiuti » , e avrà come primo obiettivo la riduzione del conferimento in discarica ancora al 36%, lo stop alla costruzione di qualsiasi termovalorizzatore includendo, però, i due esistenti nel percorso circolare, fino a totale sostituzione con impianti alternativi.

Dei tre Ato toscani, Centro, Costa e Sud, nella raccolta differenziata eccelle il Centro che ha già superato il 65% ( 66,56%) con la provincia di Firenze al 67,54% e la città di Lucca all’ 81,10. Anche la Costa scavalca il 65% ( 65,74), migliora anche il Sud e arriva al 59,15%. L’aumento lo si ha in tutte le province, tranne Prato e Livorno che diminuiscono. Comunque la provincia di Prato resta ancora sopra al 70% e quella di Livorno era già cresciuta nel 2019 del 7,2 per cui adesso registra + 6,3% di differenziata rispetto al 2018. Tra le città capoluogo vanno indietro Firenze ( 53,48), Prato ( comunque 72,24), Pistoia ( 39,03), cresce Lucca all’ 81,10. La corona di miglior Comune va a Lamporecchio con quasi il 90% di differenziata. Nell’Ato sud, la palma va a Arezzo e Siena con il loro + 4%, seguite da Grosseto a +3,9. Nella Costa la più virtuosa è Lucca e provincia, Massa cresce del 3,8%, Pisa è stabile, solo Livorno cala.

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