L’impianto gestito da Futura tratta circa 140 kt/anno di rifiuti indifferenziati e frazione organica e una sezione di compostaggio per la frazione organica e il verde da 33 kt/anno, la cui concessione scade al 2041. L’area in cui sorge l’impianto Futura è limitrofa a quella dove in passato sorgeva la discarica delle Strillaie, oggi in disuso e avviata al sistema di gestione cosiddetto post-mortem, ma i due impianti non hanno alcun collegamento né dal punto di vista impiantistico né dal punto di vista gestionale.
Il piano industriale di Futura prevede la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica da 80 kt/anno, con una produzione a regime di 4,6 milioni di mc/anno di biometano. L’investimento previsto è di circa 26 milioni in tre anni e consentirà alla società di raggiungere un margine operativo lordo (ebitda) di circa 6,5 milioni di euro.
Con l’acquisto, nel 2020, della divisione ambiente allargata di Unieco, Iren ha rilevato il 92,58% di Uch Holding, che a sua volta detiene il 90% di Sta. Questa detiene il 35% del gestore Sei Toscana e il 40% di Siena Ambiente (che a sua volta detiene il 26% di Sei Toscana), e ha partecipazioni in Tb Spa, Csa Spa oltre al 90% di Scarlino Energia. L’operazione ha già inciso sulla governance di Sei Toscana: con il rinnovo del Cda a metà dicembre 2020 Iren ha espresso il nuovo amministratore delegato Salvatore Cappello.