Rifiuti, in Toscana cambia la modalità di raccolta per i cittadini positivi al Covid-19

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Greenreport

Perini (Cispel): il 15% degli addetti alla gestione del ciclo rifiuti è in quarantena

Rifiuti, in Toscana cambia la modalità di raccolta per i cittadini positivi al Covid-19

Monni: «Abbiamo lavorato ad una decisa semplificazione del sistema, pur nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dall’Istituto superiore di sanità e della sicurezza delle operatrici e degli operatori»

Niente più sacchetti rossi per i cittadini positivi al Covid-19: i loro rifiuti dovranno semplicemente essere conferiti nell’indifferenziato usando almeno 2 sacchetti uno dentro l’altro, chiusi bene e abbastanza resistenti, per ridurre il rischio di eventuali rotture.

È questa la principale novità adottata dalla Regione Toscana per semplificare la vita ai cittadini nella gestione dei rifiuti urbani, dettagliata in un’ordinanza appena firmata dal presidente Giani (la n° 3 dell’11.01.2022), sollecitata sia dai Comuni riuniti nell’Anci sia dalle imprese di settore rappresentate da Cispel.

«Abbiamo lavorato ad una decisa semplificazione del sistema, pur nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dall’Istituto superiore di sanità e della sicurezza delle operatrici e degli operatori, che sono dotati di presidi di sicurezza in tutto il ciclo di gestione dei rifiuti. Con la nuova ordinanza – aggiunge spiega l’assessora all’Ambiente, Monia Monni – i rifiuti saranno dunque conferiti nell’indifferenziato ed esposti con le modalità tipiche di ciascun territorio».

Secondo Eugenio Giani il «doppio sacchetto può aiutare a risolvere un elemento che diventava impossibile da gestire proprio per l’altissimo numero dei contagi e conseguentemente far fronte, in condizioni di emergenza, ad una raccolta dei rifiuti funzionale ed efficiente in grado di togliere i problemi che si venivano a creare nel momento in cui la raccolta Covid era separata. Siamo in una situazione di emergenza: dobbiamo affrontarla razionalità e consapevolezza senza che ciò si traduca in un appesantimento delle condizioni di vita dei cittadini e in ostacoli burocratici».

Nel frattempo, le aziende attive sul fronte dell’igiene urbana continuano a mantenere attivi i servizi pubblici essenziali: «Il sistema delle aziende – conclude il presidente di Cispel Toscana, Nicola Perini –  ha lavorato giorno dopo giorno insieme alla Regione per questa ordinanza, necessaria in un momento difficile della pandemia quale quello che stiamo vivendo, con 45.000 utenze Covid servite solo nell’ultima settimana. Le aziende toscane di gestione del ciclo dei rifiuti, come ogni altro settore, sono state duramente colpite dal contagio (al momento su 5.000 addetti complessivi, circa il 15% risulta in quarantena) ma hanno saputo rispondere all’emergenza mantenendo il servizio di raccolta, garantendo il proprio impegno verso i cittadini e allo stesso tempo la sicurezza dei propri lavoratori».

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