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Rifiuti, i conferimenti extra ambito tra gli Ato toscani potranno continuare fino al 2025
Dal Consiglio regionale una decisione per garantire continuità ai conferimenti, senza creare situazioni di emergenza. In attesa degli impianti
Tutte e tre le Autorità d’ambito ottimale (Ato) per la gestione dei rifiuti in Toscana «hanno sottoscritto una richiesta alla Regione per poter procedere al conferimento extra ambito, ferma restando l’autosufficienza di livello regionale», in attesa che venga approvato il nuovo Piano per l’economia circolare dopo che il vecchio Piano rifiuti e bonifiche (Prb) non ha centrato nessuno dei principali obiettivi posti alla sua approvazione nel 2014.
Una richiesta che il Consiglio regionale ha accolto a maggioranza, modificando gli indirizzi per la sottoscrizione di convenzioni tra i tre Ato Toscana centro, costa e sud.
La modifica interviene attuando anche per il periodo 2022-2025 la previsione dell’articolo 25 della legge regionale in materia di rifiuti, che “pone in capo all’Assemblea la formulazione di indirizzi per la sottoscrizione di una convenzione tra le autorità per il servizio di gestione dei rifiuti urbani, finalizzata allo smaltimento dei rifiuti in un Autorità territoriale ottimale diverso da quello di provenienza”, in modo tale da garantire continuità ai conferimenti, senza creare situazioni di emergenza in quegli Ato che non hanno sufficienti impianti per gestire sul proprio territorio i rifiuti generati localmente.
Si tratta di un problema oggettivo, soprattutto in un contesto che vede un crescente turismo dei rifiuti e non solo in Toscana, che potrà dirsi risolto solo quando verranno individuati – e realizzati – gli impianti necessari a chiudere davvero il cerchio dell’economia circolare; nel frattempo, la decisione del Consiglio si muove verso un orizzonte in cui le dinamiche dei tre Ato sono sempre più intrecciate tra loro, in un’ottica che non è ancora quella di un Ato unico – come auspicato un anno fa dall’assessora Monni – ma che ci si avvicina, razionalizzando la gestione rifiuti a livello di bacino regionale.
Lega, Fratelli d’Italia e M5S non hanno visto di buon occhio la proroga dei conferimenti extra ambito, ma non hanno espresso voto contrario, preferendo non partecipare al voto. Forse nelle consapevolezza che, senza impianti sui territori e senza possibilità di conferire altrove la spazzatura, l’unico orizzonte a rimanere in campo sarebbe stato quello dell’ennesima crisi dei rifiuti.