La Nazione, Cronaca di Grosseto
Raccolta differenziata, la pagella La Maremma arriva al 40,8% Giani annuncia: «Premi ai virtuosi»
GROSSETO Cresce la raccolta differenziata in Toscana, con un aumento del +4% in un anno e 122 Comuni che hanno superato l’obiettivo del 65%. La fotografia emerge dai dati 2019 della Regione, ilustrati dal presidente Eugenio Giani e dall’assessore all’ambiente Monia Monni. Nel complesso, la differenziata è passata dal 56,14% del 2018 al 60,15% del 2019. La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,27 milioni di tonnellate, -0,5% rispetto all’anno precedente, con il dato pro capite che è sceso di 2 kg/abitante (da 614 a 612 kg/abitante). Diminuisce la parte non differenziata dei rifiuti, con circa 96.500 tonnellate in meno (-9,6% rispetto al 2018), accompagnata da un aumento della differenziata di 84.700 tonnellate (si passa dai 345 a 368 kg pro capite prodotti). Il risultato migliore è quello della Toscana Centro che ha leggermente superato l’obiettivo del 65%. Segue la Toscana Costa con il 64%, mentre in fondo alla classifica si colloca la Toscana Sud con il 46,45% (comunque in aumento rispetto al 41,9% del 2018). Passando ai singoli comuni, quelli che nel 2019 hanno superato l’obiettivo del 65% di differenziata sono 24 in più del 2018. Tra i capoluoghi di provincia, ottimi i risultati di Lucca con l’81%, netto miglioramento di Livorno che si attesta al 68,4%. In coda invece Grosseto (40,8%), Massa (con il 30%), Pistoia (40,2%). «Introdurremo un sistema di premialità per i comuni più virtuosi – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani – sia dal punto di vista economico che di supporto. La differenziata sarà la condizione per evitare la corsa alla costruzione di nuovi impianti. Per questo l’incremento di 4 punti percentuali rispetto al 2018 è un risultato positivo». «Il dato ancor più soddisfacente – ha proseguito l’assessore Monia Monni – è che tutti e tre gli Ato hanno visto un incremento. Da gennaio inizieranno i lavori dei tavoli tecnici per promuovere l’economia circolare: la sfida è trasformare gli scarti nelle cosiddette materie-seconde da reimmettere nelle filiere produttive. Fare dei rifiuti una risorsa significa assicurare una più efficace tutela ambientale e, al tempo stesso, offrire alle aziende nuove opportunità».
Lisa Ciardi