Greenreport
Termine: «È il Comune della Provincia di Grosseto con la percentuale più alta»
Raccolta differenziata da record a Monterotondo Marittimo, ora migliorare la qualità
Macrini: «Utilizzeremo il ‘premio’ di 30mila euro per fare un ulteriore passo in avanti»
A fronte di una percentuale di raccolta differenziata (62,12%) che in Toscana è ancora sotto al livello (65%) che per legge avremmo dovuto raggiungere entro il 2012, l’Ato sud rappresenta il territorio più indietro ma con la crescita più accelerata, e al suo interno Monterotondo Marittimo – dove opera Sei Toscana in qualità di gestore unico dei servizi d’igiene urbana – rappresenta un case history d’eccellenza tanto da meritare un premio regionale.
Il Comune ha infatti ottenuto dalla Regione (attraverso l’Ato sud) un contributo a fondo perduto di 30mila euro come “premio” per l’alta percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2020.
«Monterotondo Marittimo è il Comune della provincia di Grosseto che ha raggiunto la più alta percentuale di differenziata – spiega il sindaco Giacomo Termine – salendo al 71,55% nel 2020, soprattutto con la scelta fatta gli anni prima, di attivare il porta a porta».
Dopo gli ottimi risultati conseguiti sul fronte delle qualità è ora il momento di spingere anche sul fronte della qualità, perché la raccolta differenziata rappresenta solo un primo passo nell’economia circolare: i rifiuti suddivisi dai cittadini devono essere ulteriormente selezionati prima di essere avviati a riciclo, ma in questo passaggio si perde circa il 19% dei materiali (come dato medio toscano), essenzialmente a causa di errati conferimenti da parte della cittadinanza.
«Siamo soddisfatti dell’importante risultato messo a segno grazie anche alla fattiva collaborazione dei cittadini – conclude nel merito Emi Macrini, assessore comunale all’Ambiente – ma non ci accontentiamo e soprattutto non ci fermiamo qui. Utilizzeremo il ‘premio’ di 30mila euro per fare un ulteriore passo in avanti elaborando un progetto che vedrà la luce nei prossimi mesi, teso a migliorare la qualità della differenziata: riducendo la parte di scarto legata ad una differenziata di bassa qualità, aumentiamo, infatti, la percentuale di rifiuto riutilizzabile e riciclabile. In questo modo produciamo non solo benefici per l’ambiente, ma otteniamo come contropartita anche una riduzione dei costi di smaltimento a carico del Comune e quindi, indirettamente, risparmi in bolletta per i cittadini».