FOLLONICA. Nel dibattito avviato nelle ultime settimane sulle tariffe Tari applicate dall’Amministrazione comunale, anche grazie a numerose segnalazioni arrivate al Tirreno, una parte importante la riveste l’opera di controllo e dissuasione dei comportamenti sbagliati. Un dato però è (quasi) certo: con la raccolta porta a porta e i cassonetti ad apertura controllata tramite card non sembra essersi ridotto il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti o comunque dell’immondizia gettata come non si dovrebbe: dall’opera di controllo degli ispettori ambientali emerge infatti che il meccanismo deve ancora essere perfezionato.
«Sappiamo che il servizio viene periodicamente aggiornato ai costi – scrive al Tirreno Adriano Benelli, residente nella città del golfo – Ma sappiamo anche che sono state installate telecamere per individuare chi lascia i rifiuti fuori dai cassonetti, che per essere rimossi richiedono un servizio aggiuntivo di Sei Toscana con un pagamento extra: con le telecamere sono state fatte delle sanzioni? Il ricavato, se c’è, dovrebbe essere impiegato per il pagamento degli extra della raccolta. Inoltre – chiede Benelli – Sei Toscana svolge il servizio di raccolta individuale per molti esercizi commerciali: quanto incide sulla divisione dei costi dei cittadini? E tale servizio è a pagamento?».
Le telecamere in effetti ci sono, lavorano e scovano i comportamenti scorretti, al pari degli ispettori ambientali che operano sia sul territorio, con turni di ispezione in strada, sia in ufficio, con la visione dei filmati ripresi dalle foto-trappole. I servizi ispettivi, nell’ultimo periodo del quale sono disponibili i dati ufficiali (29 giugno-30 ottobre 2020), si sono concentrati in tutto il territorio comunale mentre le foto-trappole attive nel periodo sono state quelle di piazza XXV Aprile, via Don Bigi, via Trieste, via Bicocchi zona stazione e via dell’Asinara mentre sono state realizzate postazioni di videosorveglianza anche, fra le altre, in via Pisa, via Palmaria, via Dante e al villaggio Il Girasole. Oltre all’attività informativa e la vigilanza ambientale gli ispettori hanno accertato e, dove possibile, notificato verbali relativi alle violazioni riscontrate: nei mesi della rilevazione sono state 94 i casi irregolari, praticamente tutti riscontrati nella zona urbana e una sola nella zona extraurbana. Nel dettaglio, l’abbandono di sacchi di spazzatura è stato il comportamento scorretto più diffuso con 52 rilevazioni, seguito dall’abbandono di rifiuti ingombranti per un totale di 28 casi mentre il resto è relativo ad abbandoni di carta, piccoli elettrodomestici o mancata differenziazione. La zona follonichese in cui si sono registrare più violazioni è quella di via Litoranea, 12, casi seguita da 12 abbandoni anche nella zona industriale tra via del Fonditore, via dell’Artigianato e via dell’Industria e dai sei rilevazioni in via Pisa.
Considerando che il periodo a cui sono relativi i dati ha coperto solamente i mesi estivi è evidente che proprio quello è il principale punto critico del meccanismo di raccolta adottato a Follonica che dovrebbe essere ulteriormente perfezionato soprattutto a livello di informazione e comunicazione.