La Nazione
Nell’attesa che il nuovo piano della Regione diventi realtà
Più rifiuti in arrivo al Cermec Vengono dal sud della Toscana
Gli impianti di Grosseto sono in difficoltà e si deve correre ai ripari per indifferenziati e derivanti da trattamento urbano
MASSA In attesa che il nuovo piano dell’economia circolare applicato ai rifiuti della Regione diventi realtà, in teoria entro il 2026, bisogna però ancora fare i conti con un sistema che è sottodimensionato rispetto alle esigenze dei territori e in particolare saranno ancora gli impianti della costa nord, fra cui il Cermec, a dover dare la propria disponibilità ad accogliere rifiuti dalla zona Sud per il conferimento di indifferenziati e derivanti dal trattamento urbano per il 2022. Un protocollo rinnovato pochi giorni fa dall’assemblea di ambito Ato Toscana Costa che aumenta le quantità di rifiuti da conferire tramite un ‘addendum’ alla convenzione già sottoscritta a febbraio fra i due ambiti e che prevedeva 15mila tonnellate al massimo da conferire all’anno destinate alla società Belvedere Spa. Il problema è che l’ambito Toscana Sud si è trovato molto in difficoltà sotto il profilo degli impianti: quello di selezione e compostaggio di Grosseto, alle Strillaie, riaprirà soltanto a metà luglio e forse anche più in là; slitta anche la riapertura dei moduli della discarica di Poggio alla Billa e quella di Cannicci, mentre sono quasi esaurite quelle di Casa Rota mentre deve chiudere anche l’impianto di selezione di Le Cortine per lavori di Revamping. Inoltre la produzione di rifiuti con l’arrivo della stagione turistica aumenterà e serve trovare un appoggio proprio nell’ambito Toscana Costa, compresa la provincia apuana inviando più rifiuti destinati a discarica ma anche a trattamento per un totale di altri 17.500 tonnellate di cui 12mila a selezione e 5.500 a smaltimento per un totale di 32.500 con i 15mila già autorizzati. Di questi, ce ne sono 12mila quindi destinati agli impianti di selezione con trattamento meccanico e biologico che si dovranno dividere il Cermec di Massa e gli altri due impianti di Rosignano Marittimo e Peccioli