Odissea compost, impianto pronto nel 2022

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Odissea compost, impianto pronto nel 2022

La Nazione, Cronaca di Empoli – Pontedera

Odissea compost, impianto pronto nel 2022

Nuovi ritardi per il centro di lavorazione dei rifiuti umidi. 

Dopo il fallimento di una ditta, ora il cantiere va a rilento per mancanza di materiali

PONTEDERA di Sarah Esposito

Slittano ancora i tempi per il nuovo impianto di compostaggio. Questa volta per colpa delle difficoltà nel reperimento dei materiali. Doveva vedere la luce lo scorso anno ma poi lo stop per via del dichiarato fallimento del costruttore ha determinato ritardi nella messa in funzione dei nuovi macchinari. I lavori sono ripresi ad agosto 2021 e si parla di collaudi tecnici a inizio 2022 per essere a regime intorno alla metà del prossimo anno. La nuova costruzione riguarda, lo ricordiamo, un impianto anaerobico in grado di produrre energia elettrica dai rifiuti organici, oltre a compost di qualità, utilizzabile in agricoltura. La capacità di accogliere i rifiuti si aggira invece sui 44 mila tonnellate di organico annuo. La costruzione dell’impianto si è resa indispensabile visto l’aumentare della raccolta differenziata, che necessita di strutture in grado di ricevere e lavorare il rifiuto differenziato. 

La posa della prima pietra risale al lontano maggio 2017 alla presenza delle istituzioni politiche e dell’allora ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e le promesse erano di avere l’impianto pronto entro due anni. Nell’estate 2019 però la ditta genovese Biotec fallisce e a Pontedera si interrompono i lavori fino allo sblocco burocratico della questione. La pandemia e la difficoltà nel reperimento delle materie prime, problema riscontrabile su tutti i cantieri, hanno fatto il resto provocando un ulteriore slittamento dell’agognato taglio del nastro ancora di un altro anno. L’impianto non sarà l’unica novità in fatto di rifiuti. «È stato completamente rivisto – ha spiegato l’assessore all’ambiente Mattia Belli – il progetto che doveva veder nascere un’altra isola ecologica vicino allo Scolmatore, su viale Africa. Non sarà un progetto che riguarderà soltanto Pontedera ma bensì un’infrastruttura d’area, che coprirà i bisogni di una zona geografica più vasta». L’altro aspetto sarà la raccolta degli abiti. Fino al 2019 a Pontedera erano sparsi in città diversi contenitori di abiti usati. A seguito di numerosi segnalazioni di abbandoni di rifiuti e degrado intorno ai cassonetti l’amministrazione comunale ha deciso di indire una manifestazione d’interesse per il servizio, una volta giunti a scadenza del contratto con la cooperativa Coccapani. 

«Una gara – continua l’assessore Belli – a cui avevano partecipato diversi operatori, ma che adesso non è più valida. A dicembre, infatti, è entrata in vigore una nuova normativa sui servizi legati proprio ai rifiuti». Situazione che ha visto il ritorno in alcune zone della città, ma più defilate rispetto al passato, dei cassonetti degli abiti usati. «Ci stiamo impegnando nel 2022 – ha concluso Belli – per trovare una soluzione che sia maggiormente disciplinata. Anche perché con l’entrata in vigore della tariffa puntuale gli abiti potrebbero incidere molto sulla quantità di indifferenziato. È giusto che questo rifiuto sia conferito correttamente, anche se ricordo che è sempre possibile portarlo al centro di raccolta nella zona industriale della Bianca, ma è altrettanto giusto che i cassonetti non siano luogo di degrado e calamita per abbandoni di altro genere». 

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