L’innovativo packaging, scaturito dalla collaborazione, tutta italiana, tra Novamont, Colussi, Saes, Sacchital, TicinoPlast, è la prima esperienza in assoluto di una confezione totalmente compostabile ma con effetto barriera all’ossigeno e all’umidità per prodotti a lunga conservazione. L’imballo, biodegradabile e di origine rinnovabile, può essere compostato insieme agli scarti alimentari, contribuendo così a fornire materia organica pulita per la rigenerazione ed il mantenimento della fertilità dei suoli.
Durante il suo intervento Catia Bastioli ha sottolineato il valore simbolico di questa innovazione, che rappresenta il risultato del lavoro che in questi anni è stato fatto nel settore della filiera delle bioplastiche e biochemical in Italia e l’esempio concreto di ciò che l’applicazione di un modello di bioeconomia circolare può realizzare, per cambiare il paradigma di sviluppo e rigenerare le risorse anziché distruggerle.