Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
Follonica. Non è certo passata inosservata la dichiarazione di Eugenio Giani, quasi alla fine del suo intervento dopo aver elogiato a lungo il lavoro e l’amicizia che lo lega ad Andrea Benini: «No, noi l’inceneritore non lo riapriremo». Parole che non possono lasciare fraintendimenti, anche se il candidato governatore della Toscana lo ha detto all’interno di un discorso più ampio: «Leonardo Marras è un uomo leale e preparato, avrà sicuramente un ruolo importante – ha sentenziato sempre Giani, prefigurando un assessorato di peso – serve una politica fatta di spirito di servizio, siamo una coalizione con sei liste che vogliamo lavorare insieme ma io voglio il simbolo del Pd, non dobbiamo nasconderci». I temi della campagna elettorale sono comunque ben chiari. Su tutti la sanità: «Io difendo a spada tratta il nostro modello – ha detto Giani – e non la cambierei di certo con quella lombarda se vediamo, purtroppo, i dati del coronavirus. Voglio un rapporto di 1 a 2 delle case della salute, a fronte dei 45 ospedali che abbiamo e che tutti devono essere un punto di riferimento e dunque come minimo 90 case della salute. E sono a pieno favore del Recovery found e del Mes, dei 2 miliardi di euro che potrebbero essere a disposizione per la nostra regione, e se poi penso che la Ceccardi in Europa ha votato contro. Dobbiamo pensare a concludere la Tirrenica, all’alta velocità e ai porti». Giani su Benini si è sciolto: «Follonica con Andrea, un uomo colto, preparato, non credo che possa ad ambire di meglio. Ho visto, passeggiando con lui per la città, come la gente lo vede e insieme potremo fare grandi cose: fra tre anni potremo festeggiare, io da presidente e lui da sindaco, i 100 della nascita della città e organizzare eventi culturali importanti». — En.G.