La Nazione
«Borrelli deve decidere Il rischio è altissimo»
PIOMBINO «Allo stato attuale non c’è nessuno che si occupi del problema ecoballe». L’ammiraglio Aurelio
Caligiore ha terminato il suo mandato come commissaruio straordinario il 25 giugno. Ieri era il primo giorno
in ’libera uscita’ da un impegno che lo ha visto lavorare sodo per un anno insieme ai sommozzatori della
Guardia Costiera e a tutto il personale della Capitaneria di Porto di Piombino. Ma non è certo un giorno da
festeggiare per Caligiore che come uomo di mare è profondamente amareggiato dalla situazione di stallo
sulle operazioni di recupero delle ecoballe. «Abbiamo svolto tutte le operazioni di tracciamento dei mucchi di
plastica caduti in mare – spiega – ora si tratterebbe solo di fare una gara con procedura abbreviata e affidare
i lavori di recupero. Una ditta specializzata può agire e completare l’operazione nel giro di tre settimane con
il tempo buono estivo. Se si scivola verso l’autunno sarà tutto più complicato». E Caligiore chiede ancora
una volta che non si perda tempo per il recupero delle ecoballe che si trovano a 45 metri di profondità vicino
all’isola di Cerboli. «Non è una questione personale – precisa – chiunque faccia il commissario deve avere il
via libera da parte della Protezione Civile con il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. Non
capisco perché il responsabile della Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli non decida e non intervenga.
Siamo di fronte ad un rischio molto alto per l’ambiente e per l’uomo. Se le ecoballe si sfaldano e la plastica
spezzettata si diffonde in mare sarà un disastro. Si tratta di sessanta tonnellate che possono fare un danno
enorme all’ambiente, ma anche al turismo. Non capisco perché Borrelli non prenda una decisione». E
Caligiore fa appello anche alla politica: «Se la Protezione Civile non interviene può sempre farlo il Governo,
mi meraviglio che non ci si renda conto di quanto sia importante rimuovere le ecoballe al più presto, sono
profondamente deluso».
IL GOVERNATORE
’Sono disponibile a fare il commissario’
«Basta con i rinvii bisogna procedere subito al recupero»
«Poiché dopo 5 anni oltre 60 tonnellate di rifiuti giacciono ancora nel fondo del mare e lo Stato italiano non è
stato in grado di rimuoverle – commenta il presidente Enrico Rossi – benché la Regione Toscana non abbia
competenze specifiche chiedo ancora una volta che il governo faccia un decreto nel più breve tempo
possibile conferendo a me i poteri commissariali e adeguati strumenti per intervenire. È una vergogna che
attorno a questa vicenda si perpetui troppa incertezza dei poteri».