Il Tirreno, Cronaca Toscana
La Toscana punta all’autonomia energetica
Ed è sulla strada giusta
La Toscana produce oltre il 50 per cento del suo fabbisogno energetico, di cui il 30 con la geotermia. Il dato è stato riportato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in apertura del forum organizzato da “Il Tirreno” su “Tra crisi energetica e politiche ambientali”. Una percentuale che potrebbe aumentare e che porterebbe la Toscana sulla strada dell’autonomia. «Perché – ha aggiunto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo – «la nostra Regione è tra le più virtuose per quanto riguarda lo sfruttamento delle risorse energetiche». Come potremmo raggiungere questo ambizioso obiettivo? Con un programma di investimenti come quelli proposti da Enel Energia e di cui ha parlato Emiliano Maratea, referente per gli affari istituzionali e sostenibilità di Toscana e Umbria, per l’aumento della produzione geotermica dalle colline metallifere all’Amiata con un potenziamento a Piancastagnaio e con le ricerche in altri territori circostanti. Una seconda opportunità verso l’autonomia arriva dai progetti a cui sta invece lavorando Olt con il potenziamento del potenziale (tra il 10 e i 15%) del rigassificatore al largo della costa tra Pisa e Livorno. Un investimento che si somma alla possibilità, come ha riferito l’amministratore delegato Giovanni Giorgi, di consentire il rifornimento di navi metaniere più piccole per migliorare il rifornimento anche nei porti. Durante il confronto, moderato dal vice direttore Cristiano Meoni dopo il saluto del direttore Luciano Tancredi e degli ospiti istituzionali (oltre a Giani e a Mazzeo era presidente il sindaco di Livorno Luca Salvetti), sono intervenuti anche Adel Motawi, responsabile dei processi amministrativi di Terna, ed Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente spa. Motawi ha fatto il punto sull’impegno della società per la transizione energetica «per connettere alla rete tutti gli impianti che si fondano sulle energie rinnovabili, e garantire il trasporto di energia dal sud Italia, dove c’è maggiore disponibilità di vento e sole, verso le aree del nord Italia, dove invece si registrano i consumi maggiori». Ha anche parlato degli investimenti che coinvolgono la Toscana come la messa in sicurezza della rete elettrica che collega lo stivale alla Corsica e alla Sardegna (Sacoi 3) partendo dalla costa piombinese; e del collegamento dell’Italia centrale, via terra, il Colunga-Calenzano, e del collegamento tra la costa e l’Elba. Energia fa rima anche con rifiuti e per questo Iren, grazie all’intervento di Bertolini, ha riferito delle proposte di progetto per l’impiantistica legata all’economia circolare attraverso il sito di Scarlino dove si daranno risposte a un problema annoso del distretto cartario di Lucca. «Abbiamo già cominciato a ritirare il pulper – ha spiegato – per trasformarlo in una fonte alternativa per l’industria dell’acciaio». Le conclusioni sono state affidate al professor Marco Raugi, prorettore dell’Università di Pisa, delegato alla sostenibilità, che ha messo in evidenza come l’autonomia energetica sia anche libertà di un Paese. «Se si modificherà il quadro complessivo e non si parlerà più di globalizzazione – ha concluso -, andremo verso un sistema in cui le comunità dovranno essere autonome in tutto. Un viaggio a ritroso nel tempo. Si arriverà a un equilibro tra le risorse e i consumi locali. Anche per l’energia». Tra gli interventi anche quelli del presidente di Confindustria Livorno – Massa Carrara, Piero Neri, che ha evidenziato l’irrimandabile esigenza di garantire infrastrutture alla costa e del deputato del Movimento 5 Stelle Francesco Berti.
Ilenia Reali
Un approfondimento sul forum del Tirreno uscirà mercoledì 20 nell’inserto Toscana Economia