La Nazione, Cronaca Toscana
La Multiutility muove i primi passi Il futuro è la quotazione in Borsa
Prende forma il colosso toscano dei servizi. Obiettivi: più investimenti, tariffe ridotte, sostenibilità. E si aspetta Estra
Ci siamo. Il colosso dei servizi pubblici della Toscana ha mosso i primi passi ufficiali. Si parte dalla Toscana centrale per ampliare il raggio di azione e di attrazione a tutta la regione. Dopo la mossa di fine aprile, fondamentale sarà capire cosa farà Estra, la società del gas in crescita esponenziale sul mercato. Ci sono, nero su bianco, scenari che prevedono la sua partecipazione nella Multiutility della Toscana. Intanto si parte. Giovedì scorso il consiglio di amministrazione di Alia Servizi Ambientali ha approvato il progetto di fusione per incorporazione delle società Publiservizi Spa, Acqua Toscana Spa (i soci pubblici in Publiacqua) e Consiag Spa in Alia Servizi Ambientali Spa, primo atto dell’iter volto alla costituzione appunto del colosso dei servizi (acqua, rifiuti, energia in primis). Firenze, Prato ed Empoli sono in campo con le aziende leader del mercato: la politica ha scelto questa strada con la benedizione della giunta regionale. Il sistema sinergico Pd/imprese pubbliche è convinto della necessità della scelta, i consigli d’amministrazione delle società hanno votato ok. Obiettivi primari dell’integrazione sono: aumento degli investimenti, riduzione delle tariffe, sostenibilità ambientale e sociale. Un colosso del genere potrebbe andare a competere sul mercato (con quotazione in Borsa) con altrettante maxi società come Hera, A2a, Iren, Acea. Bisognerà poi vedere come andrà avanti la partita con i sindaci del centrodestra che chiedono di essere coinvolti di più nell’operazione. Tra di loro l’unico che per adesso si è espresso chiaramente a favore della multiutility è stato il primo cittadino di Siena, Luigi De Mossi. Adesso c’è la sfida elettorale delle amministrative e anche ciò inciderà sugli orientamenti futuri. Di strada dunque ce n’è ancora da fare e gli ostacoli non mancano, a partire dal confronto all’interno dei soci di Publiacqua: Acqua Toscana partecipa al colosso dei servizi aggregando moltissimi Comuni soci di Publiacqua ma l’operazione non piace al socio privato Acque Blu fiorentine (Acea in primis). La Multiutility toscana scommette anche di provocare sviluppo, innovazione ed economia circolare sul territorio, con conseguenti ricadute positive sull’occupazione. Si ipotizza un consiglio d’amministrazione formato tra i 9 e i 21 componenti. Il 2022 era stato stabilito fosse l’anno di partenza: i tempi sono stati rispettati. Ora inizia anche il confronto sul territorio per il necessario dialogo con le parti sociali (i sindacati, con la Cgil che aveva espresso alcuni mesi fa titubanze su una eventuale quotazione il Borsa) e i rappresentanti degli utenti.