Il Tirreno, Cronaca Toscana
Rischiano di finire nelle reti della burocrazia quei milioni di tessere. Grandi quanto il palmo di una mano. 63mila chili di plastica di vario genere. Imbarcate a Piombino e disperse a mare dopo poche miglia. Dovevano arrivare al porto di Varna, nel mar Nero, le 56 ecoballe finite sui fondali in prossimità dell’isolotto di Cerboli. Una bomba ecologica, innescata a luglio 2015 nel canale di Piombino dal cargo IVY. Da luglio 2019 è stato nominato commissario straordinario per il recupero di quei materiali il contrammiraglio Aurelio Caligiore, capo del Reparto ambientale marino della capitaneria di porto. A dicembre l’Autorità della concorrenza ha aperto un procedimento per presunta incompatibilità. E da allora il governo non è ancora riuscito a superare l’empasse.