Il Resto del Carlino
“I dividendi non sono messi in discussione”
Gli investimenti rappresentano non solo lo strumento principale per superare, sia nel breve sia nel lungo periodo, il momento di difficoltà che tutto il settore sta vivendo. Ma vogliono dire anche più lavoro, più indotto e più futuro”. Il Gruppo Iren replica a muso duro alle parole di Francesco Fantuzzi, il quale – in rappresentanza dei piccoli azionisti – aveva criticato l’ultima trimestrale definendolo “allarmante”. Fantuzzi aveva sottolineato “l’incremento del debito e degli oneri finanziari”, col “rischio di un’esposizione del Gruppo” E infine aveva parlato di “pericolo sui dividendi che potrebbero essere congelati se permanessero le condizioni attuali”.
Iren ribatte punto su punto. “A proposito di lavoro, il recente consolidamento di ‘Sei Toscana’ e le nuove assunzioni nel 2022, delle quali più del 50% riguardanti giovani under 30, hanno consentito ad Iren di accogliere 1.500 nuove persone sulle quali basare lo sviluppo futuro”.
E ancora: “Ribadiamo il contesto tutt’altro che favorevole nel quale Iren ha operato nel 2022, citando i principali stravolgimenti registrati: il rialzo dei costi delle materie prime, lo scoppio della guerra in Ucraina, l’estrema volatilità del gas (che – lo ricordiamo – Iren non estrae), la preoccupante siccità che ha fermato per mesi la produzione idroelettrica”.
Per poi rispondere sul rischio relativo ai dividendi paventato da Fantuzzi. “Il piano industriale di Iren 2021-2030 e tutti i suoi indicatori, compresa la policy sui dividendi, non sono messi in discussione”.
Infine Iren torna sulla questione dei maxiprofitti, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe verso “coloro che fino a pochi giorni fa accusavano ingiustamente l’azienda di nascondere extraprofitti”, puntualizzando “come traspare dai conti, non c’è stata alcuna speculazione ma solo il massimo impegno per mostrare vicinanza concreta ai clienti in questo momento di difficoltà”.