Decisi i vertici di Iren, la multiutility del Nord Ovest. I tre sindaci di Torino, Genova e Reggio Emilia, rispettivamente Stefano Lo Russo, Andrea Bucci e Luca Vecchi, si sono confrontati in mattinatai per decidere quali nomi esprimerà il patto di sindacato tra i soci pubblici della società attiva nel campo della produzione e fornitura di gas, elettricità e smaltimento rifiuti.
L’assemblea dei soci è stata fissata per il 21 giugno, giorno in cui sarà approvato il Bilancio e verranno eletti i nuovi consiglieri di amministrazione. Il futuro presidente della società sarà Luca Dal Fabbro, ex numero uno di Snam, società che ha lasciato per dedicarsi all’economia circolare e a Renovit.
E’ professore a contratto del master in Business Administration della Luiss, In precedenza era ad di Enel Eneergia e E.On Italia. Nome che è stato avanzato da Torino per ricoprire il ruolo di presidente della società al posto di Renato Boero, ma che è stato condiviso e apprezzato anche dagli altri sindaci, convinti che non si debba ragionare per campanili, ma trovare una sintesi dei migliori manager per guidare l’azienda. Un modo di procedere che ha convinto tutti gli attori. Come amministratore delegato rimarrà Gianni Vittorio Armani, che in precedenza era stato indicato da Genova, Comune che ha la quota più alta. Una conferma che era nell’aria, figlia dei risultati che Armani ha portato in questi anni alla società e che sono stati apprezzati da tutti i soci pubblici. Come vicepresidente, posto appannaggio di Reggio Emilia, un’altra conferma, quella di Moris Ferretti.
Soddisfatto il sindaco Stefano Lo Russo: “Abbiamo trovato piena e totale sintonia intorno al vertice di Iren. Luca Dal Fabbro è un manager con solida esperienza nel settore energetico con esperienza in Snam, in Terna e in Enel Energia”, dice. “A nome anche dei miei colleghi ringrazio le tre persone che si metteranno al servizio dello sviluppo industriale di Iren nei prossimi anni – aggiunge -. siamo certi che potranno lavorare insieme nell’interesse dell’azienda, dei territori e di tutti quelli che sono i servizi pubblici locali che Iren e le sue partecipate sviluppano in Piemonte, Liguria ed Emilia”.