di Andrea Rinaldi
Lo Russo: «Un manager che ha una solida esperienza nel settore energetico, ha lavorato in Snam, Terna ed Enel energia»
Sarà Luca Dal Fabbro il nuovo presidente di Iren. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Stefano Lo Russo a margine del Congresso della Fim Cisl. «Questa mattina si è riunito il patto di sindacato di Iren. Abbiamo trovato una piena intesa con il sindaco di Genova Marco Bucci e di Reggio Emilia Luca Vecchi intorno al vertice di Iren holding spa. Nella posizione di ad confermiamo l’ingegner Gianni Vittorio Armani e vicepresidente Moris Ferretti. Il presidente sarà Luca Dal Fabbro, persona nuova che arriva rispetto a figure di vertice», ha spiegato il primo cittadino.
«Un manager che ha una solida esperienza nel settore energetico. A nome dei miei colleghi ringraziamo queste tre persone che si metteranno a servizio dell’azienda».
Chi è
Laurea in Ingegneria Chimica all’università di Roma e un master in relazioni internazionali, docente a contratto alla Luiss, Dal Fabbro, romano, ha 56 anni ed è considerato uno dei massimi esperti italiani di economia circolare: è infatti vice presidente del Circular Economy Network italiano e co-fondatore dell’OCCE a Bruxelles; dopo le dimissioni da Snam nel 2020 ha fondato Circular Value Fund (Cvf), un fondo di private equity dedicato alle energie rinnovabili e al recupero di rifiuti. Ha inoltre ricoperto la carica di ad di GRT Group SA, società svizzera multinazionale leader nella circular economy e green tech. Insomma un curriculum che si sposa bene con l’ambizioso piano industriale varato dal nuovo ceo di Iren, Gianni Vittorio Armani (17,2 miliardi di investimenti al 2030). Attualmente è executive chairman di Renovit, la società creta da Snam e Cdp per l’efficienza energetica e managing partner del private equity lussemburghese Xenon Fidec. Dal Fabbro in passato è stato amministratore delegato di Enel Energia ed E.on Italia ed ha quotato da presidente la società EPS a Parigi Euronext, attiva nello stoccaggio di energia. Sedeva nel cda di Buzzi unicem ed è stato per 5 anni consigliere nel cda di Terna Spa per poi divenire presidente di Snam. Tra un incarico e l’altro ha scritto pure due saggi dedicati a ecologia e produzione: «L’economia del Girotondo» e «ESG – La misurazione della Sostenibilità», entrambi editi da Rubbettino.
Il retroscena
Le indiscrezioni lo vogliono molto vicino all’ex premier Giuseppe Conte. Chissà se il suo profilo di ad non cozzerà con quello di Armani. Il sindaco pare sia arrivato al suo nome destreggiandosi tra vocazioni torinesi e logiche aziendali. Ovviamente non sono mancati malumori in città intorno a questa nomina, ritenuta «non torinese». Secondo indiscrezioni pare che il sindaco abbia consultato parecchi possibili candidati sotto la Mole prima di condividere il nome di Del Fabbro (lo stesso presidente uscente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, si sarebbe invece offerto per la presidenza). Ora a Lo Russo spetta indicare due donne e un uomo per il futuro board di Iren. Papabili la vicerettrice del Polito Giuliana Mattiazzo e l’ex dg del Comune di Torino Gianmarco Montanari.