La Nazione
Iren cambia il manager che comprò Sei Toscana
Divorzio tra la multiutility e l’ad Bianco, un anno fa l’affare per le quote di Unieco Ambiente Al suo posto arriva Armani
REGGIO EMILIA Come anticipato anche su queste colonne, in relazione al dibattito sulla multiutility toscana, Massimiliano Bianco da ieri non è più l’amministratore delegato del gruppo Iren. Hanno vinto le pressioni dei sindaci, soprattutto quelle di Marco Bucci di Genova. Bianco ha rinunciato con effetto immediato alle cariche di consigliere, ad e direttore generale, fino al 30 novembre resterà dirigente di Iren. E come buonuscita avrà 889mila euro lordi. Tra le reazioni di consiglieri e dell’interessato, va segnalata quella del comitato di sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren S.p.A., composto dai sindaci Marco Bucci di Genova, Luca Vecchi di Reggio Emilia e Chiara Appendino di Torino: «Formuliamo a Massimiliano Bianco i migliori auguri per il suo futuro professionale e personale. Bianco ha contribuito in maniera determinante alla crescita e alla trasformazione di Iren. Sotto la sua guida, il gruppo ha conseguito eccellenti risultati economico-finanziari e, soprattutto, ha saputo interpretare con successo e da protagonista le profonde trasformazioni che hanno interessato e stanno interessando il settore energetico-ambientale e dei servizi pubblici locali. L’importante lavoro svolto in questi anni permetterà di avviare un nuovo ciclo pluriennale di crescita del Gruppo». Il riferimento è anche all’operazione di acquisizione delle quote di Unieco Holding Ambiente, che è costata complessivamente oltre 120 milioni di euro, compresi i 90 milioni, prezzo pagato per l’asta della liquidazione. Unieco aveva in pancia le quote di maggioranza relativa di Sei Toscana e Sienambiente, così Iren è diventato il socio privato per la gestione della raccolta rifiuti nella Toscana del Sud e nella gestione degli impianti per il trattamento. Al posto di Bianco, gli azionisti di Iren hanno puntato sull’ex amministratore delegato dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, ’strappato’ dal suo incarico attuale di dirigente dell’altra multiutility del Nord, A2A.