La Nazione
Inizia l’era del gruppo Iren in Sei Toscana Nominato il consiglio, Fabbrini presidente
La multiutility piemontese-emiliana punta sugli impianti per il trattamento dei rifiuti. Cappello è il nuovo ad, ecco gli altri consiglieri
SIENA Come annunciato da La Nazione due settimane fa, in concomitanza con le improvvise dimissioni del presidente Leonardo Masi e dell’intero cda, e come è scontato che accada quando c’è un socio forte che può decidere per tutti, l’assemblea dei soci di Sei Toscana, riunitasi ieri, ha prima approvato il bilancio chiuso con una perdita di circa 10,7 milioni di euro; e poi ha nominato, all’unanimità, i nuovi componenti del consiglio di amministrazione della società. Il consiglio è composto da Salvatore Cappello, Giovanni Chinosi, Alessandro Fabbrini, Daniela Fantacci, Bernardo Lombardini, Fabio Menghetti, Gianluca Paglia, Riccardo Panichi e Gianluca Riu. Altro passaggio annunciato, dopo l’insediamento i consiglieri hanno nominato Alessandro Fabbrini nuovo presidente, e per ora resterà al vertice anche di Sienambiente. Riccardo Panichi, come rappresentante di Csai, la società dell’impianto di smaltimento di Terranova Bracciolini, è il nuovo vicepresidente. Salvatore Cappello, con un passato di amministratore delegato del carrozzone Ama a Roma, vicepresidente di Federambiente, amministratore unico di Acam ambiente di La Spezia fino all’anno scorso, è il nuovo amministratore delegato di Sei Toscana. E’ lui l’uomo forte del gruppo Iren, il socio di maggioranza, assieme a Gianluca Paglia, che sarà prossimamente il nuovo direttore generale. Loro saranno il braccio operativo, mentre quello politico sarà Alessandro Fabbrini, direttore generale delle Terme Antica Querciolaia dal 2005 con importanti esperienza nel campo ambientale; prima nell’Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente e, dal luglio 2016, come presidente di Sienambiente, l’azienda che gestisce gli impianti per lo smaltimento e recupero dei rifiuti della provincia di Siena e dell’Ato Toscana Sud, anello fondamentale dell’economia circolare del territorio. L’ascesa di Fabbrini è legata proprio agli impianti. Perché nella strategia di Iren, più dell’appalto da 3 miliardi di euro per la raccolta nei 104 Comuni della Toscana Sud, gli investimenti e l’attenzione saranno indirizzati verso gli impianti di Sienambiente, Csai (con la discarica di Terranova Bracciolini) e il cogeneratore di Scarlino. Biodigestori, impianti di compostaggio, discariche e termovalorizzatori sono il motivo principale dell’acquisizione di Unieco Holding Ambiente da parte di Iren. Che entra in Toscana proprio mentre i sindaci di Firenze, Prato e Empoli cercano di dare corpo ai loro sogni di una multiutility toscana, che gestisca tutti i servizi, dai rifiuti all’acqua, dall’energia all’ambiente. «Vorrei esprimere, a nome di tutti i colleghi del consiglio di Amministrazione, un ringraziamento ai soci per la fiducia mostrata nel conferirci questo importante incarico – dichiara il presidente Alessandro Fabbrini –. Ci attende una sfida oggettivamente complessa, ma al contempo stimolante. Sei Toscana dovrà intraprendere un percorso di riorganizzazione ed efficientamento sia della società che dei servizi, di concerto con i soci pubblici e privati, con l’obiettivo di rendere sempre migliori i servizi messi a disposizione dei cittadini, delle amministrazioni e delle realtà economiche del territorio. Sarà inoltre fondamentale riuscire a garantire – continua Fabbrini – l’equilibrio economico finanziario della società, anche attraverso la corretta applicazione dei metodi indicati dall’Autorità di regolazione nazionale, Arera. Sono sicuro che tutte le anime della società sapranno operare nella stessa direzione, forti della ritrovata armonia che, grazie anche all’arrivo di Iren Ambiente socio portatore di un grande know how sulla raccolta e sulla gestione degli impianti, caratterizza questo nuovo inizio per l’azienda. Credo fermamente che ci siano i migliori presupposti per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Sei Toscana può e potrà puntare sulla professionalità dei propri dipendenti e dei suoi amministratori che vantano importanti esperienze nel campo della raccolta».
i temi cruciali
Dai biodigestori al ’caso Scarlino’
1 I vertici di Iren
A trattare l’acquisto di Unieco Ambiente ha pensato l’ad del gruppo Massimiliano Bianco. Ma il presidente di Iren Ambiente è Eugenio Bertolini.
2 Sienambiente
Dall’impianto di Pian delle Cortine ai nuovi biodigestori progettati, la società di gestione, con Iren al 40% e i Comuni soci, sarà l’elemento cruciale.
3 Il cogeneratore
Il dossier Scarlino sarà quello più caldo per il socio forte di SeiToscana e di Scarlino Energia. Servono molti soldi per la bonifica e per adeguare il cogeneratore.