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La richiesta di Scarlino Energia è sotto la lente della Regione e punta alla costruzione di un nuovo forno performante

Giulia Sili/Follonica

È stato avviamo mercoledì il procedimento per valutare la riapertura dell’inceneritore di Scarlino. A darne comunicazione è stata la Regione Toscana, l’ente che sta valutando l’istanza presentata da Scarlino Energia. Già a dicembre la società presieduta da Moreno Periccioli aveva presentato in Regione un’istanza in cui veniva chiesto il revamping delle camere di combustione, affermando in modo chiaro la volontà di far ripartire l’impianto scarlinese già chiuso dal 2015 dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Del resto era stato lo stesso Periccioli a dichiarare: «Da mesi stiamo lavorando per superare le obiezioni tecniche e ripartire». L’azienda chiede quindi l’autorizzazione a costruire un nuovo forno, «una nuova Linea 4, ancora più moderna e performante dal punto di vista ambientale».

Il progetto presentato dall’azienda prevede nello specifico: «Il revamping delle camere di combustione e delle linee di depurazione fumi delle esistenti tre linee di termovalorizzazione con successiva disattivazione della Linea 1 e costruzione di una nuova Linea 4». Prevede inoltre «la modifica dell’esistente impianto di trattamento rifiuti liquidi con costruzione di una sezione per il trattamento biologico di rifiuti liquidi con alto carico organico».

La valutazione che adesso spetta alla Regione Toscana riguarda appunto la concessione della Valutazione d’impatto ambientale (Via) e dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia). «Ancora una volta – spiega la sindaca Francesca Travison – siamo costretti a dover ribadire la ferma contrarietà all’impianto. Inizieremo a lavorare immediatamente al parere che invieremo alla Regione Toscana, sempre in coordinamento con il comune di Follonica e con i comitati ambientalisti». Anche il commissario di Follonica Alessandro Tortorella ha commento la questione: «Il comune di Follonica tiene la posizione già nota e continua così, d’intesa con il comune Scarlino e altri. Unico obiettivo: la tutela dell’ambiente e della salute». Chiara anche la posizione del candidato sindaco Andrea Benini che tanto in passato ha fatto contro la riapertura dell’impianto: «Pensare ancora una volta di valutare una ripartenza dell’inceneritore di Scarlino – spiega – rende questa situazione sempre più assurda. Come ho già detto più volte il no espresso da Follonica, e da tutto il territorio, è definitivo.

Vogliamo tutelare la salute dei cittadini, a maggior ragione in un momento in cui l’emergenza sanitaria ha messo in crisi anche l’economia. Consapevoli più che mai che dai momenti di crisi non se ne esce voltandosi indietro». «Non bastava il Covid 19 per agitare i cittadini di Follonica e Scarlino – ha commento il candidato Massimo Di Giacinto – Oggi, a questo, si aggiunge nuovamente la paura dei danni alla salute dei cittadini ed al nostro territorio che con fatica cerca di consolidare la propria vocazione turistica. Il mio “no” personale alla riapertura dell’impianto è fermo e totale da sempre e, con il mio, quello di tutte le forze a mio sostegno. Al sindaco di Scarlino – conclude – direttamente competente per territorio di ubicazione dell’impianto, darò tutta la collaborazione possibile per individuare insieme le strategia migliore per vincere questa battaglia».

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