Italia Oggi
La crescita passa dall’ambiente
Sostegno all’economia sostenibile e stop incentivi dannosi
Oltre 4,2 mld di euro è lo stanziamento destinato a spingere il «Green New Deal», con uno specifico
intervento mirato alle Zone economiche ambientali (Zea). La legge di Bilancio per il 2020 si presenta alle
imprese con una serie di misure di interesse sul tema degli incentivi all’ecosostenibilità. La Sabatini si
arricchirà di una nuova maggiorazione dedicata a investimenti a basso impatto ambientale, a cui saranno
riservate un quarto delle risorse stanziate sulla misura. Il taglio degli incentivi dannosi per l'ambiente passa
invece dall’istituzione di una Commissione per lo studio e l’elaborazione di proposte per la transizione
ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
Il fondo per l’economia sostenibile. Ammontano a oltre 4,2 miliardi di euro le risorse assegnate ad un fondo
di prossima costituzione introdotto nello stato di previsione del Mef nasce con la seguente dotazione: 470
milioni di euro per l’anno 2020, 930 milioni di euro per l’anno 2021, 1.420 milioni di euro per ciascuno degli
anni 2022 e 2023.
Di queste risorse, 60 milioni di euro nel triennio 2020-2022 saranno destinati alle iniziative da avviare nelle
zone economiche ambientali.
Il fondo potrà essere utilizzato per la concessione, da parte del Ministro dell’economia e delle finanze, di una
o più garanzie a titolo oneroso e nella misura massima dell’80%, per sostenere specifici programmi di
investimento e operazioni, anche in partenariato pubblico/privato, volti a realizzare progetti economicamente
sostenibili che abbiano come obiettivi la decarbonizzazione dell'economia, lo stimolo dell'economia circolare,
la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l’adattamento e mitigazione dei rischi derivanti dal
cambiamento climatico destinati alle iniziative da avviare nelle Zone economiche ambientali.
Sono ammessi a finanziamento anche programmi e progetti innovativi con elevata sostenibilità ambientale
che tengano conto degli impatti sociali e i progetti per la riduzione dell’uso della plastica e per la sostituzione
della plastica con materiali alternativi. Oltre alle garanzie, il programma per l’ambiente può prevedere anche
la partecipazione indiretta in capitale di rischio e/o debito, anche di natura subordinata, del ministro
dell’economia e delle finanze, a sostegno delle operazioni.
Fondo perduto per la crescita sostenibile. I programmi e gli interventi destinatari del Fondo per la crescita
sostenibile potranno beneficiare, in aggiunta ai finanziamenti agevolati già previsti, di un contributo a fondo
perduto per spese di investimento in tema ambientale, sino ad una quota massima del 15% dell'investimento
medesimo.
Un decreto di natura non regolamentare del ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro
dell’economia e delle finanze, stabilirà i termini, condizioni e modalità di concessione dei contributi, sulla
base di uno stanziamento di risorse per 150 milioni di euro nel periodo 2020-2023.
Nuove imprese con fondo perduto. Le misure in favore della nuova imprenditorialità nei settori della
produzione dei beni e dell’erogazione dei servizi previste dal titolo I, capo 0I, del decreto legislativo 21 aprile
2000, n. 185 potranno prevedere anche un contributo a fondo perduto nell’ambito del nuovo fondo per
l’ecosostenibilità.
Per gli anni 2020-2023, gli interventi agevolativi potranno essere integrati, nel rispetto della normativa
dell’Unione europea, con una quota di finanziamento a fondo perduto, concesso con procedura a sportello,
in misura non superiore al 20% delle spese ammissibili a valere su risorse dei fondi strutturali ed’investimento europei (fondi Sie),
sulla base di convenzioni tra il ministero dello sviluppo economico e le
amministrazioni titolari dei programmi, sentito il ministero dell’economia e delle finanze.
In ogni caso la misura massima delle agevolazioni complessivamente concedibili non potrà superare il 90%
delle spese ammissibili. Lo stanziamento per questa misura è di 40 milioni di euro.
Taglio agli incentivi dannosi. La prosecuzione oltre il 2023 del fondo per l’economia sostenibile dovrà essere
garantita dalla programmazione della riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
In particolare, la legge di Bilancio prevede la costituzione presso il ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, entro il 31 gennaio 2020, di una commissione per lo studio e l’elaborazione di proposte
per la transizione ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi. La commissione ha il
compito di elaborare una proposta organica per la ridefinizione, entro il 31 ottobre 2020, del sistema delle
esenzioni a partire dall’anno 2021 in materia di trasporto merci, navale e aereo, di agricoltura e usi civili con
l’obiettivo di ridurre la spesa pubblica e di sostenere le innovazioni e gli investimenti in ricerca, innovazione
tecnologica, sviluppo e infrastrutture per la riconversione ecologica che producano una riduzione delle
emissioni di gas serra entro l’anno 2030.