Il nuovo polo al Casone: «Differenziare puntando sulle rinnovabili»

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Il nuovo polo al Casone: «Differenziare puntando sulle rinnovabili»

La Nazione, La Grande Costa – Cronaca di Grosseto 

Il nuovo polo al Casone: «Differenziare puntando sulle rinnovabili»

Dazzi (Cgil): «Il progetto di Iren Ambiente da valutare con attenzione e interesse. 

Servono garanzie ambientali e occupazionali»

SCARLINO La presentazione del progetto di Iren di effettuare un nuovo impianto di economia circolare al posto dell’inceneritore di Scarlino, ha evidenziato una serie di problematiche e domande che tutti gli attori interessati si sono posti. «La Filctem di Grosseto – ha detto il segretario Fabrizio Dazzi – ritiene importante impegnarsi per realizzare gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, aumentando la quota delle energie rinnovabili e ottimizzando il mix di fonti energetiche anche attraverso riutilizzo e produzione di energia dai rifiuti (waste to energy). Il tema della sicurezza energetica, reso ancora più evidente dal drammatico conflitto in Ucraina provocato dalla Russia (primo fornitore energetico del nostro paese), infatti, richiede un impegno serio rispetto alla differenziazione delle fonti energetiche, a partire dalla valorizzazione delle rinnovabili già presenti sul nostro territorio, come geotermia, idroelettrico, fotovoltaico, eolico e biomasse». Secondo Dazzi «è importante puntare sulla programmazione impiantistica basata sulle sinergie fra territori e sulla produzione di combustibili non fossili come biometano, biogas, bio-gnl, idrogeno e metanolo. In questo quadro di riferimento, come Filctem guardiamo – aggiunge – con attenzione a ogni progetto che si ponga l’obiettivo di rafforzare i modelli di economia circolare. Ritenendo prioritari gli obiettivi della sicurezza delle lavorazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro, alla qualità dell’occupazione e il radicamento territoriale delle attività. La proposta avanzata da Iren Ambiente Spa di realizzare quattro impianti per il recupero di materia e il trattamento di acque industriali, sotto questo profilo, va presa in seria considerazione. Naturalmente – chiude – entrando nel merito delle proposte ed essendo rigorosi sulle garanzie ambientali, ma valutandolo con attenzione e interesse per le prospettive di sviluppo».

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