Dalle buone pratiche di raccolta differenziata al progetto Rigenera Terra: il compost che salva il suolo
Questo il titolo dell’incontro che si terrà oggi 21 agosto a Festambiente, nello spazio dell’economia civile proprio di fronte al Padiglione dell’Economia Circolare, dove è presente anche Futura SpA.
All’incontro, coordinato dal Presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, parteciperà il Direttore generale di Futura SpA, Fabrizio Catarsi, assieme alle Assessore all’ambiente dei comuni di Grosseto, Castiglione della Pescaia e Follonica.
Il tema di fondo sarà il Progetto Rigenera Terra che al centro il compost come elemento di bioeconomia per la rigenerazione territoriale in ottica di circolarità, e di cui il coordinatore è il Prof. Gabriele Chlosi dell’Università della Tuscia che oggi fornirà i dati della sperimentazione effettuata. Il progetto pilota Rigeneraterra è stato voluto da Novamont e Legambiente e ha previsto l’utilizzo di compost per la fertilizzazione di porzioni di terreno nelle aree devastate dagli incendi estivi del 2017 nel Comune di Castiglione della Pescaia, in località Riva del Sole, spiaggia delle Rocchette con successivo monitoraggio della risposta da parte del terreno messa a confronto con una della porzione di terreno medesima porzione di terreno non fertilizzata. Il progetto è stato realizzato con l’utilizzo del compost derivante dalla raccolta differenziata della frazione organica durante l’edizione Festambiente 2019 (14/18 agosto) costituita da stoviglie compostabili e frazione umida. La frazione organica è stata conferita da SEI Toscana all’impianto di Futura spa in loc. Strillaie che lo ha trasformato in ammendante e lo ha messo a disposizione per la sperimentazione fornendo sia la con la scheda tecnica e le anali specifiche del lotto di provenienza. Il compost è stato distribuito a spaglio cosi da fornire nell’area interessata una quantità di ammendante pari a 2 Kg /m2 alla fine del mese di febbraio 2020. L’area sottoposta a sperimentazione è appezzamento di terreno spoglio originato a seguito dell’incendio avvenuto nel luglio 2017 e che ha interessato nel complesso circa 5 ha di pineta litoranea di ‘Pinus Pinaster’ (Pino Marittimo) all’interno della pineta di Roccamare, che si estende per più di 8 km nel territorio di Castiglione della Pescaia, lungo il litorale tirrenico tra la frazione di Riva del Sole a sud e quella di Rocchette a nord. La pineta è caratterizzata per la presenza di pini marittimi e pini domestici, con i primi che risultano più presenti in prossimità del litorale ed i secondi verso il retroterra. Si ritrovano anche specie endemiche di macchia mediterranea. Ad oggi l’area, è ricoperta da uno strato arbustivo caratterizzato da esemplari di macchia mediterranea e già si può rilevare una sporadica ripresa vegetativa della pineta.
Il progetto ha quindi evidenziato il ruolo positivo che svolge lo spandimento del compost sui terreni per favorire la ripresa vegetativa: un risultato importante se si considera che secondo i dati Ispra il 33% del suolo su scala nazionale è degradato per mancanza di sostanza organica.
Il compost dunque, prodotto dal riciclo della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, se utilizzato nella fertilizzazione dei terreni può svolgere una funzione fondamentale nell’ambito dell’economia circolare e nella rigenerazione dei suoli.