La Nazione
PIOMBINO Si tratta di 56 ecoballe perse in mare dalla motonave Ivy nel luglio 2015, a poco più di quattro miglia a sud del porto di Piombino, non lontano dall’isola di Cerboli. Una decina sono state già recuperate perché finite nelle reti dei pescatori o avvistate affioranti sulla Costa Est e all’Elba. Ma la maggior parte sono ancora disseminate sul fondale. Ne sono state individuate 44, circa 60 tonnellate di plastica una bomba ecologica da rimuovere al più presto. Le ecoballe infatti potrebbero sfaldarsi e rilasciare migliaia di chili di plastica sulle coste dell’Elba, di Follonica e di Piombino, un danno enorme per il settore turistico e ambientale. Sul caso delle balle perdute in mare sono state aperte anche delle indagini.
Si lavora 45 metri sotto la superficie
I rilievi dei sommozzatori della Guardia costiera vicino a Cerboli
Per censire e individuare la posizione precisa delle 44 ecoballe adagiate a 45 metri di profondità, sono in azione i sommozzatori del quinto nucleo di Genova della Guardia Costiera, un gruppo di uomini esperti coordinati dal tenente di vascello Angelo Doria che sabato mattina, prima di compiere i rilievi in mare, due miglia a sud di Cerboli, ha pianificato le operazioni con il contrammiraglio Aurelio Caligiore, commissario per risolvere l’emergenza ecoballe.