l Sole 24 Ore
I NUMERI
73,3% ll riciclo in Italia
Quota di riciclo degli imballaggi in Italia nel 2021, pari a 10 milioni e 550mila tonnellate secondo i dati Conai. La percentuale è in leggera crescita rispetto al record del 2020, in cui si era toccato un livello di avvio a riciclo che sfiorava il 73%. Il risultato supera il 65% di riciclo totale chiesto dall’Unione europea ai suoi Stati membri entro il 2025.
Nel dettaglio hanno trovato una seconda vita quasi 400mila tonnellate di acciaio (con un tasso di riciclo del 71,9%), 53mila tonnellate di alluminio (67,5%), oltre 4 milioni e 460mila tonnellate di carta e cartone (85,1%), quasi 2 milioni e 200mila tonnellate di legno (64,7%), più di 1 milione e 250mila tonnellate di plastica e bioplastica (55,6%) e quasi 2 milioni e 200mila tonnellate di vetro (76,6%).
8,24 l macchinari
Fatturato (in miliardi di euro) realizzato nel 2021 dal
settore delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio. Si tratta del livello più alto di tutti i tempi. Rispetto al 2020 l’incremento è stato del 5,5%. I dati sono stati resi noti nell’ambito dell’Assemblea annuale dei Soci dal Centro Studi Mecs – Ucima nell’indagine statistica nazionale che ogni anno fotografa l’andamento del comparto che conta 633 le aziende con 36.351 addetti.
700mila Possibile impatto
Numero di imprese italiane, tra produttori e utilizzatori industriali, potenzialmente coinvolte dall’applicazione del nuovo Regolamento Ue sugli imballaggi in via di definizione. La svolta europea ha un possibile impatto su 6,3 milioni di dipendenti.
La proposta del Regolamento Ue (che aggiorna la direttiva europea 94/62/CE) gela la strategia del riciclo degli imballaggi per puntare sul riutilizzo. Si tratta per ora di anticipazioni perché il testo ufficiale verrà reso noto il 30 novembre.
63% La raccolta differenziata
Percentuale media di raccolta differenziata in Italia secondo la fotografia di Anci e Conai con il fermo immagine al 2020. Dal 2016 il miglioramento è stato del 10 per cento.
Sul podio c’è il Veneto, con il 75,9% di differenziata, seguito dalla Sardegna ( 74%) e dalla Lombardia (73%). In coda la Sicilia (42,2%, ma con un incremento del 26,8%), Calabria (48%) e Lazio (51,8%).
ll 67% dei quantitativi conferiti ai Consorzi di filiera è rappresentato dagli imballaggi in carta e il vetro. Durante il primo anno della pandemia, la filiera della carta ha registrato un aumento di quasi il 20%, mentre l’acciaio ha segnato +6,1%. Sono invece diminuiti i flussi plastica, legno e alluminio.