La Nazione
I fondi del Pnrr per i cassonetti intelligenti
Sei Toscana partecipa al bando con 41 progetti per 30 milioni di cui 8 in provincia di Arezzo.
Il direttore Diprima: «Grande sforzo»
di Angela Baldi, AREZZO Accedere ai fondi del Pnrr per migliorare sistema di raccolta rifiuti e infrastrutture
senza caricare i costi sulle tariffe dei cittadini. Questo l’obiettivo di Sei Toscana, che su delega di Ato, ha
partecipato al bando «Economia Circolare» del Ministero per la Transizione Ecologica, presentando 41
progetti per 30 milioni di euro che riguardano tutti i comuni della Toscana del sud. Nove i progetti per città e
provincia di Arezzo per un totale di quasi 8 milioni di euro che potrebbero ricadere a pioggia sul territorio. «È
il risultato di un grosso sforzo profuso dai tecnici di Sei Toscana assieme alle professionalità di Ato e Comuni
– spiega il direttore di Ato Toscana Sud Paolo Diprima – in stretta sinergia col Piano di riorganizzazione dei
servizi appena approvato dall’Assemblea dei sindaci per ciascuna delle 18 aree territoriali dell’Ambito».
I progetti presentati riguardano tre linee di intervento. «Diciotto progetti (uno per ogni Aor Area Ottimale di
Raccolta) per la fornitura e l’istallazione di contenitori ad accesso controllato, per un valore totale di circa 20
milioni di euro – spiega il direttore di Ato – ad Arezzo sono già in corso di installazione, obiettivo finale
arrivare alla tariffa puntuale con l’utente che si identifica quando conferisce e viene misurato. Per ogni Aor
un finanziamento pari a 1milione e 200mila euro. E visto che ad Arezzo le aree ottimali di raccolta sono 5,
l’importo del progetto è da 6milioni». I cinque progetti aretini riguardano comune capoluogo, Casentino,
Valdarno, comuni della Valtiberina e Valdichiana aretina. «Diciassette i progetti per realizzazione ex-novo o
adeguamento dei centri di raccolta, per un valore di poco più di 5 milioni e mezzo in tutta la Toscana sud.
Per la provincia di Arezzo riguardano Sansepolcro, Pieve S.Stefano e Monte S.Savino con importi
rispettivamente di 418mila, 285mila e 255mila euro di finanziamenti chiesti al Mite – dice Diprima – 65
progetti sono invece per interventi volti a migliorare la qualità della differenziata, per un totale di poco più di 5
milioni di euro in tutta la Toscana sud. Per Arezzo riguardano Anghiari con 905mila euro di richiesta
finanziamenti». Totale 7milioni e 863mila euro che potrebbero presto arrivare al territorio. «È un esempio
virtuoso – dice Diprima – della sinergia nell’accesso ai fondi europei per l’economia circolare che si è creata
tra comuni, tramite l’Ato che li rappresenta, e il gestore Sei Toscana. Anche i Comuni medio-piccoli, che da
soli avrebbero incontrato serie difficoltà nel predisporre progetti finanziabili, possono accedere ai fondi del
Pnrr per migliorare il sistema di raccolta».