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Grosseto, “Maremma sempre più green, però…”
Aumenta la percentuale media di raccolta differenziata. Fabbrini: «Ma, attenzione: oltre alla quantità è necessaria la qualità»
La provincia di Grosseto è sempre più ecosostenibile. In attesa della pubblicazione dei dati ufficiali da parte della Regione Toscana (che certificheranno le raccolte differenziate nel corso del 2021), i numeri di Sei Toscana registrano un incremento della percentuale di differenziata. Il dato medio finale, per la Maremma, dovrebbe attestarsi intorno al 55%.
«Siamo soddisfatti perché viene confermato il trend di crescita costante per il territorio, in aumento per il settimo anno consecutivo – commenta il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. Adesso, anche grazie al nostro nuovo piano industriale che prevede investimenti per oltre 150 milioni di euro, l’obiettivo è di migliorare ancora, arrivando al 70% di raccolta differenziata entro i prossimi cinque anni».
Fra i territori che registrano una maggiore crescita ci sono i comuni amiatini dove le amministrazioni locali e Sei Toscana hanno dato vita a una profonda riorganizzazione dei servizi, con l’introduzione di sistemi di raccolta ad accesso controllato. «La crescita della differenziata è un risultato ottenuto grazie a diversi fattori – dice ancora Fabbrini –. Innanzitutto, dagli investimenti in infrastrutture, attrezzature, mezzi e nuove tecnologie. Passando poi dalla capacità di pianificazione della nostra struttura in accordo e collaborazione con le amministrazioni comunali e Ato».
Non tutto però è rosa o, visto l’argomento, green. «È necessario concentrarsi non solo e non tanto sulla quantità, ma sulla qualità – prosegue il presidente di Sei Toscana –. Solo una buona raccolta differenziata, una raccolta differenziata di qualità apre la strada al riciclo. Ed è proprio al massimo riciclo possibile dei materiali che dobbiamo mirare. In questo modo la differenziata potrà contribuire davvero ad avere un risparmio di materie prime e di energia, riducendo le emissioni inquinanti e tutelando così l’ambiente».
Un’attenzione, quella al territorio e alle sue risorse, che è anche di natura culturale. «Educare e formare i cittadini ai temi della sostenibilità è fondamentale – puntualizza il presidente Alessandro Fabbrini –. Accrescere la consapevolezza e la coscienza ambientale delle comunità rappresenta un elemento imprescindibile nel percorso verso il raggiungimento degli obbiettivi».
«Per questo Sei Toscana, oltre a svolgere quotidianamente i servizi di igiene urbana – conclude il presidente –, è impegnata in progetti di educazione ambientale che coinvolgeranno migliaia di giovani studenti anche quest’anno».