Greenreport
Fabbrini: «Orgogliosi di essere riusciti a presentare tutto nei tempi inizialmente indicati»
Gestione rifiuti, la Toscana del sud presenta 41 progetti da 30 mln di euro e punta al Pnrr
Diprima: «Esempio virtuoso della sinergia nell’accesso ai fondi europei per l’economia circolare che si è creata tra Comuni, tramite l’Ato che li rappresenta, e il gestore Sei Toscana»
All’ultimo minuto la scadenza dei bandi ministeriali per l’accesso ai fondi Pnrr sull’economia circolare è slittata di un mese, ma la Toscana del sud – che aveva fatto i compiti per tempo – non demorde e mostra i frutti del grande lavoro messo in campo per rispettare le tempistiche originariamente indicate dal ministero della Transizione ecologica (Mite).
Il gestore unico dei servizi d’igiene urbana nei 104 Comuni dell’Ato sud, Sei Toscana, ha infatti presentato – su delega dell’Ato stesso, e dunque in definitiva dei Comuni che lo compongono – ai bandi del Mite 41 progetti, per complessivi 30 milioni di euro.
«È il risultato di un grosso sforzo profuso dai tecnici di Sei Toscana assieme alle professionalità di Ato e dei Comuni – commentano in una nota congiunta il direttore dell’Ato Toscana Sud, Paolo Diprima, e il presidente di Sei Toscana Alessandro Fabbrini –, in stretta sinergia con il Piano di riorganizzazione dei servizi appena approvato dall’Assemblea dei sindaci per ciascuna delle 18 aree territoriali dell’Ambito».
I progetti presentati riguardano tutti i Comuni della Toscana del sud, con l’obiettivo di finanziare i consistenti investimenti necessari per migliorare la qualità dei servizi di raccolta e delle infrastrutture senza caricarne i costi sulle tariffe dei cittadini.
«È un esempio virtuoso – aggiunge Diprima – della sinergia nell’accesso ai fondi europei per l’economia circolare che si è creata tra Comuni, tramite l’Ato che li rappresenta, e il gestore Sei Toscana. Anche i Comuni di medio-piccole dimensioni, che da soli avrebbero incontrato serie difficoltà nel predisporre i progetti finanziabili, possono quindi accedere ai fondi del Pnrr per migliorare il sistema di raccolta dei rifiuti».
Più nel dettaglio, i progetti presentati riguardano tre linee di intervento. Diciotto progetti (uno per ogni Aor-Area ottimale di raccolta) per la fornitura e l’istallazione di contenitori ad accesso controllato, per un valore totale di circa 20 milioni di euro. Diciassette progetti per la realizzazione ex-novo o l’adeguamento dei centri di raccolta, per un valore complessivo di poco più di 5 milioni e mezzo. E sei progetti per interventi vari volti a migliorare la qualità della raccolta differenziata (in Toscana, circa il 20% di quanto raccolto in modo differenziato è da buttare di nuovo), per un totale di poco più di 5 milioni di euro: nel 2020 il tasso di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nell’Ato sud era al 50,15%, ma grazie al piano d’investimenti da 150 mln di euro recentemente presentato da Sei Toscana, punta al 70% entro il 2026.
«La scadenza del bando è stata prorogata all’ultimo momento. Una decisione che costituisce un premio immeritato a chi non è stato in grado di rispettare le tempistiche date – chiosa Fabbrini –. Noi siamo comunque orgogliosi di essere riusciti a presentare tutto nei tempi inizialmente indicati e per questo ringrazio tutte le professionalità dell’azienda, di Ato e dei Comuni, con cui abbiamo lavorato fianco a fianco. I progetti saranno attuati secondo quanto previsto dal piano industriale di Sei Toscana visto che incrociano perfettamente il piano sia per quanto riguarda le tempistiche che per gli obiettivi».