La Nazione, Cronaca Toscana
Gestione acqua, gas e rifiuti E’ nato il colosso toscano
Multiutility dei servizi: Firenze, Prato e Empoli si riprendono la guida
Scattano le aggregazioni intorno ad Alia e Publiacqua. Il risiko delle poltrone
Un colosso dei servizi ai cittadini capace di stare sul mercato nazionale e competere con i privati. Eccole le nuove prospettive per la gestione integrata di luce, acqua, gas e rifiuti in Toscana. Gli scenari previsti dall’estate scorsa si stanno concretizzando: ieri i Comuni di Firenze, Prato e Empoli, sotto la regia del presidente della Regione Eugenio Giani, hanno sottoscritto una lettera di intenti per creare la multiutility Toscana che aggrega le aziende di gestione dei servizi pubblici locali. Si parte da due società robuste sia per i territori coperti che per le potenzialità: il nucleo centrale della nuova multiutility è costituito da Alia, gestione rifiuti di Firenze, Prato, Pistoia e Empoli, e Publiacqua, gestione idrica di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo. Le risorse per liquidare gli attuali soci privati, per i promotori, saranno reperite sul mercato finanziario, anche se la maggioranza azionaria sarà in mano ai Comuni: un passaggio che contempla una quotazione in Borsa da realizzare anche coinvolgendo investitori locali (consumatori, lavoratori, fondazioni e forze economiche). Per gennaio 2021 sono attesi gli atti di indirizzo, nel corso dell’anno prima l’approvazione degli atti amministrativi propedeutici al progetto, con i primi conferimenti di partecipazioni azionarie, poi lo sviluppo del progetto con l’accordo per l’uscita dei soci privati. A gennaio 2022, secondo i promotori, la nuova multiutility sarà operativa. L’obiettivo è riunire sotto un’unica holding, da quotare sul mercato, le aziende dei servizi pubblici locali, partendo dalla Toscana centrale per poi allargarsi al resto della regione. Come? Oltre ad Alia e Publiacqua sicuramente saranno coinvolte altre partecipate di peso: nella «newco» entreranno aziende pubbliche di servizi o miste pubblico-privato. Potrebbero essere interessate Acque Spa (Pisa), Consiag (Prato e altri 22 comuni dell’hinterland fiorentino) ed Estra (Prato, Arezzo, Siena). Il risiko delle potenziali ’aggregazioni’ partirà dal nuovo consiglio di amministrazione di Alia (assemblea il 21 dicembre). Il presidente sarà espresso dal Comune di Prato e il sindaco Biffoni è indirizzato a fare il nome di Nicola Ciolini, già consigliere regionale Pd; il nuovo amministratore delegato sarà Alberto Irace, manager ex Acea (socio in Publiacqua), che avrà anche il compito di traghettare l’azienda verso la «newco». Il ruolo di direttore generale operativo o ’un ruolo importante’ sarà ricoperto da Alessia Scappini, ora ’ad’ di Alia.
Le reazioni
Accordo storico Esultano i sindaci e bollette giù
«È un progetto storico» ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella dopo la firma della lettera di intenti per la multiutility toscana. «Riteniamo questo percorso aperto a tutti i Comuni: la preoccupazione è solo quella di dare alla nostra regione un soggetto di riferimento che entri nella serie A delle grandi multiutility». L’obiettivo? «Avere vantaggi straordinari» per i cittadini perché «ci permetterà di avere più risorse per gli investimenti, si calcola un miliardo e mezzo di euro in più». Inoltre il pubblico, tramite i Comuni, «crea, costruisce, controlla e guida e con una dotazione di risorse economiche straordinaria saremo più forti e offriremo servizi di alta qualità, con una elevata attenzione ai temi ambientali». I sindaci di Firenze, Prato e Empoli vogliono trasformare la Toscana «nella Regione più green d’Europa senza indebitare i Comuni». Esulta anche Matteo Biffoni, primo cittadino pratese: «Il progetto inciderà su investimenti, impiantistica, abbattimento delle tariffe e qualità del lavoro». E da Empoli: «Non potevamo non esserci. Oltre venti anni fa l’Empolese Valdelsa aveva individuato nella costruzione di una holding pubblica, Publiservizi, lo strumento con cui gestire la partecipazione pubblica nelle aziende di gestione dei servizi pubblici locali» ha sottolineato il sindaco Brenda Barnini. Attento all’evoluzione, il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi: «Progetto da valutare con attenzione, la nuova realtà sia totalmente pubblica». E Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Toscana: «Da tempo chiediamo una gestione industriale dei servizi pubblici locali per più competitività. Ci auguriamo che questo processo porti maggiori investimenti, migliori servizi per le aziende e riduzione dei costi senza contare i maggiori benefici in termini di redditività della gestione».