La Nazione, Cronaca di Grosseto
Gentili: «Rifiuti, passi in avanti Ma l’obiettivo da raggiungere richiede ancora molto lavoro»
GROSSETO Anche se per il ‘Il Sole24 ore’ sono proprio le performance insufficienti sulla raccolta differenziata a spingere in basso la città di Grosseto nell’ambito della classifica sull’Ecosistema urbano (91esima posizione relativamente proprio alla raccolta differenziata), il circolo Festambiente di Legambiente (associazione promotrice, tra l’altro, della ricerca pubblicata dal quotidiano economico) vede il bicchiere mezzo pieno. «I dati raccolti e divulgati dall’Agenzia regionale recupero risorse – dicono da Festambiente – fotografa una lieve crescita del dato relativo alla raccolta differenziata: dal 37,53% del 2019 al 41,46% del 2020. Un incremento di quattro punti percentuali che lasciano ben sperare per il futuro e che rappresentano un ennesimo piccolo passo in avanti per un territorio che ha come obiettivo lo standard fissato dal Testo unico sull’ambiente che impone come livello da raggiungere il 65% di raccolta differenziata». «Senza alcun dubbio – afferma Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – la crescita, seppur lieve, registrata dalla provincia di Grosseto e da molti Comuni è da considerare un fatto molto positivo. I numeri però ci devono spingere a fare sempre meglio e di più. Senza alcun dubbio, la gestione della raccolta differenziata nei Comuni meno popolosi è più facile da mettere in pratica e a dimostrarlo ci sono i dati molto positivi di Montieri e Monterotondo ai quali va tutto il nostro plauso che deve rappresentare un incentivo ad andare avanti con determinazione in questa direzione. Discorso a parte deve essere fatto per il capoluogo in cui il consiglio è di puntare in ogni angolo della città con determinazione sulla differenziata, ragionando anche in termini di raccolta differenziata spinta e sul porta a porta in maniera più organica. La campagna di comunicazione capillare messa in atto e la maggiore organizzazione rappresentano un elemento positivo che però non basta per fare di Grosseto la capitale della sostenibilità della nostra Maremma. Nota negativa riguarda i Comuni che hanno registrato il segno m