La Nazione
Nella spazzatura il 25% in meno degli scarti alimentari
Risparmiati 1,5 miliardi di euro Insiste Andrea Segrè di Last Minute Market: «C’è ancora molto da fare»
ROMA Volendo si può fare. Lo spreco alimentare domestico ci costa ancora 6,5 miliardi di euro, ma registra per la prima volta un calo considerevole, pari al 25% rispetto allo scorso anno, con un risparmio di 1,5 miliardi di euro. Ad annunciare quella che viene definita una notizia storica è l’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg con il Rapporto 2020, presentato in occasione della settima Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Nonostante i progressi ogni anno nella spazzatura di casa si buttano ancora oltre 2,2 milioni di tonnellate di cibo, 36,54 chilogrammi a testa e un valore di quasi 12 miliardi di euro che sommati ai 3 miliardi 293 milioni di spreco della filiera ci portano ad oltre 15 miliardi di euro. «I dati sono incoraggianti – dice Andrea Segrè, fondatore Spreco Zero-Last Minute Market – ma c’è molto da fare soprattutto guardando all’Agenda 2030 che tra gli obiettivi ha il dimezzamento degli sprechi». Lo spreco domestico vale fra il 75 e l’80% della filiera, che comprende lo spreco nei campi (7,8%), nell’industria (6,5%), nella distribuzione (7,4%) per un totale di 15 miliardi: lo 0,86% del Pil. A. Farr.