Greenreport
«Tutte le attività che erano già iniziate per il recupero sono state bloccate. È essenziale un celere intervento». Poi quei rifiuti andranno smaltiti
«A seguito della contestazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) della nomina del contrammiraglio Aurelio Caligiore a commissario straordinario del governo tutte le attività che erano già iniziate, volte al recupero delle ecoballe ancora presenti nel nostro golfo, sono state bloccate». A lanciare nuovamente l’allarme è il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari: 56 ecoballe contenenti Css (combustibile solido secondario da rifiuti) salpate nel luglio 2015 in cerca di mercato sono state sbalzate dalla motonave Ivy che le trasportava per finire ai piedi dell’Arcipelago toscano, dove rimangono ancora in larga parte.
«Il Consiglio Comunale di Piombino, nella seduta del 17 febbraio 2020, all’unanimità, ha espresso preoccupazione per la permanenza di questa bomba ecologica di fronte al Golfo di Piombino – ricorda l’assessore all’Ambiente Carla Bezzini – oltre 40 balle giacciono ancora nei fondali marini ed il loro stato di conservazione si è nel tempo alterato: la loro rottura comporterebbe la dispersione di microplastiche (e non solo, ndr) nel mare con danni incalcolabili per l’ecosistema marino, il mercato ittico, le spiagge e l’economia turistica».
Come noto il lavoro del contrammiraglio Aurelio Caligiore, nominato Commissario straordinario per il recupero, la rimozione e lo smaltimento delle ecoballe, è stato interrotto perché la sua nomina è stata contestata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato per incompatibilità dell’incarico con la sua posizione di ufficiale in servizio permanente effettivo come Capo del Reparto Ambientale Marino (Ram) del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Da allora però non ci sono stati progressi.
Per questo Ferrari ha scritto al Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e al Prefetto di Livorno, Gianfranco Tomao: «Pur comprendendo il contesto emergenziale e le conseguenti problematiche di cui la Protezione Civile è investita è essenziale un celere intervento per porre rimedio ad un problema ambientale, quello delle ecoballe, di enorme rilievo per il canale di Piombino. Poiché il piano di intervento per il recupero delle ecoballe è pronto nel dettaglio, sarebbe sufficiente l’emanazione di un’ordinanza di Protezione Civile per sbloccare questa situazione di stallo, confermando il Contrammiraglio Caligiore o nominando una nuova figura commissariale con poteri straordinari, al fine di proseguire nell’attività e poter indire il bando di gara entro aprile 2020».
Perché quei rifiuti, una volta recuperati, andranno smaltiti: per farlo occorrono impianti dedicati sul territorio, oppure la disponibilità di altre comunità ad accoglierli “da fuori”. Ma questa è un’altra storia.
L. A.