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Ecoballe, evitato il disastro ambientale

Piombino, l’ammiraglio Caligiore: «Rimborsi a chi ha dato una mano perdendo una giornata di lavoro»

PIOMBINO E’ stata una lotta lunga e difficile, ma alla fine 32 ecoballe sono state recuperate dai fondali marini, togliendo qualcosa come trentacinquemila chilogrammi di plastica sminuzzata che avrebbe potuto inquinare in modo molto pesante l’ambiente. Danni a molti esseri viventi come le tartarughe marine che confondono la plastica con le meduse e mangiandola muoiono affogate, ma anche al paesaggio con le spiagge che potevano essere disseminate da tanti piccoli pezzetti di plastica difficili da rimuovere. In tutta questa vicenda c’è stato un grande lavoro di squadra, perché hanno collaborato anche i pescatori oltre a Guardia Costiera e Marina Militare. Ma c’è stato un uomo che ha fatto la differenza, è stato l’ammiraglio Aurelio Caligiore responsabile del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera. Una persona che si è battuta per la salute del mare e ha saputo mettere insieme le istituzioni dello stato con la gente del posto, con i marittimi e tutti gli operatori. L’ultimo atto, come sappiano è stato la liquidazione dei rimborsi ai pescatori che hanno collaborato alla rimozione delle ecoballe, 58 mila euro, una cifra piccola rispetto al costo dell’intera operazione (circa 3,4 milioni di euro su una previsione di 4 milioni), ma importante per coloro che tirando su le balle avevano perso una giornata di lavoro. «Con la liquidazione delle spese – spiega Caligiore – da parte del Commissario straordinario – giusto riconoscimento economico per lo svolgimento delle varie operazioni che hanno contribuito alla bonifica ambientale delle acque del Golfo di Follonica – si chiude di fatto una vicenda durata oltre sei anni, che ha interessato una zona di mare di particolare pregio naturalistico, parte integrante del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ricompresa nel perimetro del noto «Santuario dei Cetacei» per la tutela dei mammiferi marini». «Ancora una volta il Reparto Ambientale Marino, con la positiva conclusione di questo delicato intervento di ripristino ambientale, conferma il proprio impegno nell’azione di tutela del mare e delle sue coste, impegno consacrato nel caratteristico motto «Pro talassa salus pugno» (cioè combatto per la salute del mare). Un anno fa la conclusione della missione di recupero delle ecoballe disperse in mare tra Piombino e Follonica. Ben 32 sono state recuperate dai fondali. L’intervento, iniziato il 6 agosto 2020, permise il recupero di 15 ecoballe dai fondali, insieme alle 17 spiaggiate o recuperate incidentalmente da pescatori.

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