La Nazione
Distretto di economia circolare al debutto
Investimenti per 16 milioni di euro con la nascita di un sistema integrato di impianti.
Gestione di tutte le fasi del recupero di frazioni di rifiuti
Nasce a Terranuova Bracciolini il primo distretto di economia circolare del Valdarno. Muoverà investimenti per sedici milioni di euro nel prossimo triennio e prevede la nascita di un sistema integrato di impianti che permetterà di gestire tutte le fasi del recupero di numerose frazioni di rifiuti, per il riutilizzo di materia e la produzione di energia. In particolare, il polo ambientale, che sarà firmato dalla società Valdarno Ambiente, tratterà flussi di rifiuti indifferenziati, carta e cartone, legno e ingombranti, compresi impianti per lo smaltimento del percolato da discarica, oltre che per la produzione di biometano e di energia da fonti rinnovabili. Senza contare il trattamento e l’estrazione di preziosi dai Raee, i dispositivi hardware, con un impianto ad hoc. Un progetto che ha preso forma grazie alla volontà e agli investimenti del gruppo Iren Ambiente e al ruolo attivo del comune di Terranuova. Duplice l’obiettivo: creare un nuovo modello che punta a fare della circolarità un elemento in grado di creare valore per la comunità della vallata; mantenere gli attuali standard occupazionali per il territorio. E la discarica? Come ha sottolineato il sindaco Sergio Chienni, di tratta di due percorsi diversi. Il distretto prenderà forma sia che chiuda, sia che venga ampliata. «In questo momento, tra l’altro, il procedimento autorizzatorio per l’ampliamento è sospeso – ha spiegato – Il progetto di Valdarno Ambiente seguirà quindi una strada completamente autonoma e noi abbiamo svolto un ruolo attivo affinché potesse nascere, portando così a compimento un lavoro iniziato nell’ottobre 2020. Questa nuova realtà – ha aggiunto – rappresenta uno scenario avanzato, attraverso investimenti e tecnologie pensate per fare dello scarto un valore. Ma non solo. Valdarno Ambiente offre una diversa futuribilità anche in termini di livelli occupazionali, introducendo numerose innovazioni di processo nella filiera del recupero e riciclaggio, riconvertendo le attività su progetti di economia circolare. La collaborazione con Iren, che è uno dei soggetti industriali italiani più importanti nel settore dei servizi, è un’ulteriore garanzia della solidità ed efficacia del progetto». «Prevediamo un fatturato, a regime, di 15 milioni di euro, circa 50 persone impiegate e una attività che vedrà oltre l’80% del suo sviluppo legato a dinamiche di circular economy, con recupero, riciclo e transizione energetica; il restante 20% sarà invece legato al processo di trattamento rifiuti» ha detto Michele Stretti, amministratore delegato di Valdarno Ambiente. «Abbiamo definito gli obiettivi nell’ambito dello sviluppo impiantistico dei nostri asset in Toscana che tengono in considerazione l’affermarsi di nuove gerarchie nella gestione dei rifiuti e di politiche ambientali ed energetiche, rivolte ad una sempre maggiore sostenibilità – ha aggiunto Alfredo Rosini, amministratore delegato di Iren Ambiente Toscana – Si tratta di orientamenti definiti sia a livello europeo e nazionale, ma presenti anche nei primi lineamenti che la Regione Toscana ha adottato per la predisposizione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, ispirati a principi di circolarità e decarbonizzazione. Il progetto di Valdarno Ambiente presentato oggi – ha concluso – si colloca all’interno di questa cornice, e potrà portare un contributo significativo in termini di gestione dei rifiuti in Ambito Toscana Sud, in particolare per intercettare alcuni flussi oggi prevalentemente esportati in altre regioni, con vantaggi sotto il profilo economico e ambientale».