Greenreport
Come fare (bene) la raccolta differenziata evitando i “falsi amici” del vetro
Nelle campane e mastelli dedicati ci vanno solo gli imballaggi, non anche rifiuti come bicchieri, cristalleria, porcellana o ceramiche
La filiera per il recupero degli imballaggi in vetro rappresenta una fetta molto importante dell’economia circolare italiana e toscana in particolare, dato che la regione vanta una solida tradizione nella manifattura del vetro.
Per avviare a riciclo il maggior quantitativo possibile di rifiuti in vetro, occorre però la collaborazione del cittadino, chiamato a fare una raccolta differenziata di qualità.
Questo significa (anche) evitare di conferire nelle campane o nei mastelli anche i “falsi amici” della raccolta differenziata del vetro: come spiega Gionni Ueid – il personaggio interpretato dal comico toscano Jonathan Canini, nella nuova campagna di comunicazione elaborata da Toscana circolare –, bastano pochi accorgimenti per fare la differenza.
In primis occorre ricordare che nella raccolta differenziata ci vanno solo gli imballaggi – come bottiglie e barattoli –, non tutti i rifiuti in vetro. In particolare, oggetti come bicchieri, cristalleria, porcellana, ceramiche o posacenere potrebbero contenere del piombo, finendo così per contaminare la raccolta differenziata del vetro e ridurre le possibilità di riciclo.
Bottiglie e barattoli in vetro devono invece essere conferiti sfusi, non all’interno di buste di plastica (che vanno invece nell’apposita frazione della raccolta differenziata). Dove? Se nel proprio Comune è attiva la raccolta con campane stradale dedicate esclusivamente al vetro, la scelta è semplice; in caso contrario, ovvero dove è attiva la raccolta multimateriale pesante, gli imballaggi in vetro si conferiscono invece (sempre sfusi) insieme a plastiche, metalli e cartoni in poliaccoppiato (come il Tetra Pak).