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Cogeneratore, attesa per il voto

La Nazione, Cronaca di Grosseto

Tutti compatti sul «no» ma domattina la mozione dei contrari sarà al centro del dibattito in consiglio

SCARLINO Sarà messa ai voti domattina, nel corso del consiglio comunale, la mozione contro il cogeneratore di Scarlino promossa e condivisa da tutti i gruppi consiliari. L’assemblea fissata alle 9 si terrà all’interno dell’Auser di via Matteotti le cui dimensioni permetteranno di garantire il distanziamento sociale. «Con la mozione ribadiamo ancora una volta il fermo no all’inceneritore di Scarlino – dice Cesare Spinelli capogruppo di Scarlino Può – Si tratta di un documento politico importante che vuole arrivare forte e chiaro a chi governa la Regione Toscana». Una decisione quella con cui la Regione il 7 maggio scorso aveva comunicato di avviare l’iter di valutazione per la ripartenza dell’impianto che aveva fatto infuriare non solo i consiglieri comunali ma anche il sindaco Francesca Travison, che aveva promesso di portare in consiglio la mozione. «Tutto il consiglio – prosegue Spinelli – si augura che l’avvio del procedimento autorizzativo sia solo un mero atto formale e che l’ente regionale stavolta si esprima chiaramente, non concedendo il via a quell’impianto. Con la mozione si ribadisce la contrarietà all’insediamento di qualsivoglia impianto di incenerimento e si chiede alla Regione di respingere formalmente la nuova richiesta di autorizzazione presentata il 20 dicembre 2019 dalla società che gestisce l’impianto». Con la mozione, chiarisce Spinelli, si chiede a Scarlino Energia di «intraprendere l’iter per la bonifica delle aree non più utilizzate dall’insediamento produttivo, a causa della variazione del processo industriale, e a tutte le forze politiche a livello regionale e nazionale di sostenere la nostra causa». La mozione chiede «che si proceda ad attuare monitoraggi ambientali e un’esauriente indagine epidemiologica, che chiarisca correlazioni tra la salute della popolazione e le attività industriali». «In un momento in cui l’attenzione verso la salute pubblica è altissima – dice Spinelli – l’avvio del nuovo procedimento è una nota stonata che va contro le linee seguite dalla Regione. Un ente pubblico ha il dovere di tutelare la salute pubblica: abbiamo fermato l’economia di un Paese per proteggere gli italiani dal Coronavirus. Lo stesso principio deve guidare chi ha il compito di valutare la richiesta di Scarlino Energia». Secondo Spinelli il territorio «è fortemente compromesso». Ma non si parlerà solo di cogeneratore. All’ordine del giorno del consiglio comunale ci saranno altri punti relativi ad ambiente, turismo, pari opportunità, tributi.

Angela D’Errico

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