Chi siamo

Che cosa è Futura?


Futura Spa è la società costituita tra il raggruppamento di imprese
che si sono aggiudicate la gara europea bandita nel 2004 dall'allora Ato 9 rifiuti (oggi Ato Toscana sud)
per la realizzazione e la gestione dell'impianto di selezione e compostaggio delle Strillaie
previsto nel piano provinciale dei rifiuti di Grosseto.
L'impianto delle Strillaie rappresenta, il sistema industriale per il recupero di materia nella Provincia di Grosseto.

La Compagine Sociale


Futura Spa è una società il cui capitale sociale è ad oggi detenuto da:

  • Iren Ambiente Toscana S.p.A. (40% delle azioni)
  • SEI TOSCANA S.r.l. (20% delle azioni)
  • Iren Ambiente S.p.A. (40% delle azioni)

Il Consiglio di amministrazione è presieduto da Tiziana Merlino, ed è composto da Luca Galimberti, che è anche Amministratore Delegato di Futura SpA, Alessandro Fabbrini, Alfredo Rosini, Gianluca Micconi, Tiziana Merlino. Il Direttore generale è Fabrizio Catarsi.

La Mission


Futura Spa è l’azienda che ha realizzato e gestisce, a tariffa concordata con l’Autorità d’Ambito Toscana Sud, l'impianto di selezione e compostaggio che ha sede in località Strillaie, nel comune di Grosseto.
L'impianto opera il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti urbani indifferenziati (RUI) con produzione di combustibile solido secondario (CSS) e frazione organica stabilizzata (FOS) e il compostaggio per la produzione di compost di qualità dalla frazione organica differenziata dei rifiuti solidi urbani (FORSU) e da sfalci verdi (RV).
I rifiuti solidi urbani trattati all’impianto di Strillaie, (RUI, FORSU e RV) provengono dai Comuni della Provincia di Grosseto e da 6 Comuni della Val di Cornia.
E’ dunque un impianto dove si opera il riciclo e recupero di materia: il riciclo con produzione di compost ed il recupero con produzione di frazione organica stabilizzata (FOS) e combustibile da rifiuti (CSS). Il CSS sarà poi conferito in altri impianti per avviarlo al recupero energetico.
L’impianto Futura rientra nel Piano interprovinciale dei rifiuti ed è parte integrante del piano straordinario dei rifiuti dell'Ato Toscana Sud, che comprende le Province di Grosseto, Arezzo e Siena ed i Comuni della Val di Cornia, e ne rappresenta un anello fondamentale.
L’area in cui sorge l’impianto Futura è limitrofa a quella dove in passato sorgeva la discarica delle Strillaie, oggi in disuso e avviata al sistema di gestione cosiddetto post-mortem, ma i due impianti non hanno alcun collegamento né dal punto di vista impiantistico né dal punto di vista gestionale.

La Compagine Sociale


Futura Spa è una società il cui capitale sociale è ad oggi detenuto da:

  • Iren Ambiente Toscana S.p.A. (40% delle azioni)
  • SEI TOSCANA S.r.l. (20% delle azioni)
  • Iren Ambiente S.p.A. (20% delle azioni)
  • Daneco Impianti S.r.l. in liquidazione (20% delle azioni)

Il Consiglio di amministrazione è presieduto da Alessandro Fabbrini, ed è composto da Luca Galimberti, che è anche Amministratore Delegato di Futura SpA, Alfredo Rosini, Matteo Frosini, Luana Frassinetti. Il Direttore generale è Fabrizio Catarsi

La Mission


Futura Spa è l’azienda che ha realizzato e gestisce, a tariffa concordata con l’Autorità d’Ambito Toscana Sud, l'impianto di selezione e compostaggio che ha sede in località Strillaie, nel comune di Grosseto.
L'impianto opera il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti urbani indifferenziati (RUI) con produzione di combustibile solido secondario (CSS) e frazione organica stabilizzata (FOS) e il compostaggio per la produzione di compost di qualità dalla frazione organica differenziata dei rifiuti solidi urbani (FORSU) e da sfalci verdi (RV).
I rifiuti solidi urbani trattati all’impianto di Strillaie, (RUI, FORSU e RV) provengono dai Comuni della Provincia di Grosseto e da 6 Comuni della Val di Cornia.
E’ dunque un impianto dove si opera il riciclo e recupero di materia: il riciclo con produzione di compost ed il recupero con produzione di frazione organica stabilizzata (FOS) e combustibile da rifiuti (CSS). Il CSS sarà poi conferito in altri impianti per avviarlo al recupero energetico.
L’impianto Futura rientra nel Piano interprovinciale dei rifiuti ed è parte integrante del piano straordinario dei rifiuti dell'Ato Toscana Sud, che comprende le Province di Grosseto, Arezzo e Siena ed i Comuni della Val di Cornia, e ne rappresenta un anello fondamentale.
L’area in cui sorge l’impianto Futura è limitrofa a quella dove in passato sorgeva la discarica delle Strillaie, oggi in disuso e avviata al sistema di gestione cosiddetto post-mortem, ma i due impianti non hanno alcun collegamento né dal punto di vista impiantistico né dal punto di vista gestionale.

La politica ambientale


Futura opera in un settore che necessita di una particolare sensibilità ai criteri di qualità e di salvaguardia dell'ambiente.
La particolare attività svolta da Futura S.p.A. richiede il continuo miglioramento delle prestazioni dei propri processi produttivi nell'ottica di mantenere i più alti standard qualitativi a garanzia sia delle proprie prestazioni aziendali che della sicurezza ambientale.
Per questi motivi l’azienda ha intrapreso la strada della certificazione ambientale perché ritiene che l'implementazione di un sistema di gestione per la Qualità e l'ambiente sia un passo fondamentale e di prioritaria importanza a garanzia sia delle proprie prestazioni aziendali che della sicurezza ambientale.

Futura S.p.A. ha individuato nelle norme UNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO 14001:2004 gli strumenti sulla cui base è documentato, attuato, mantenuto attivo e migliorato in continuo il Sistema di Gestione Integrato.
Ha ottenuto le prime certificazioni ISO 9001 e ISO 14001 il 2 settembre 2015 e queste certificazioni sono state confermate nel 2018

Futura ha inoltre ottenuto la Certificazione di qualità per il compost prodotto, conferita dal Consorzio italiano compostatori - CIC - e la registrazione nell’apposito registro fertilizzanti SIAN del Ministero delle politiche agricole, come ammendante compostato misto biologico con il numero 0022747/18.

Futura ha anche investito nelle energie rinnovabili realizzando un impianto fotovoltaico di circa 800 Kw di potenza impegnata, che copre una parte del fabbisogno di energia elettrica dei processi di trattamento.
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