La Nazione, Cronaca di Massa Carrara – Pagina Massa
Cermec “promosso” dal Ministero La rivoluzione green si può fare
Firmata la proposta di graduatoria: il piano per il nuovo impianto è al 25° posto a livello nazionale Il costo passato da 26 a 36 milioni di euro. Ora si attende la risposta definitiva sul finanziamento
di Francesco Scolaro MASSA CARRARA La prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si tratta di bandi e risorse in arrivo da Roma, ma stavolta il colpo è davvero di quelli per cui è impossibile non accennare neppure un minimo segno di esultanza. Ieri il Ministero della transizione ecologica ha firmato la proposta di graduatoria di investimento per la linea degli impianti di trattamento rifiuti da finanziare attraverso la specifica missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e nella prima pagina c’è anche il progetto che prevede la rivoluzione green dell’impianto di via Dorsale in ottica di economia circolare: lo smantellamento del trattamento meccanico biologico (Tmb) per i rifiuti indifferenziati per realizzare al suo posto un biodigestore anaerobico in grado di valorizzare la frazione organica dei rifiuti differenziata con produzione di biogas da trasformare in biometano. Era questo il sogno inserito due anni fa nel Piano industriale dell’amministratore unico Alessio Ciacci, approvato dalle amministrazioni dei due Comuni soci, Massa e Carrara. E vedere un sogno che si avvicina a diventare realtà, grazie anche alle risorse dell’Europa, non può che essere un risultato epocale. Per Cermec, certo, ma soprattutto per entrambe le città e i loro abitanti che potranno dire addio al vecchio impianto per proiettarsi verso il futuro. Lo conferma l’amministratore unico Ciacci, raggiunto in serata. «Per ora utilizziamo il condizionale, in via prudenziale, ma sembra proprio di sì, che il progetto del Cermec sia finanziato. Ha avuto un’ottima valutazione: 71,2 punti, a livello nazionale il 25esimo progetto della graduatoria. Il bando però prevede due linee di finanziamento, una per il nord e una per il centro sud dove siamo diciannovesimi e calcolando una dotazione finanziaria di 260 milioni di euro dovremmo proprio rientrarci. Inoltre è sul ‘podio’ dei progetti presentati in Toscana e in Ato Costa, quella di RetiAmbiente, ha ricevuto il maggior punteggio. Nei prossimi giorni attendiamo la certezza assoluta». E’ un momento di gioia e attesa di certezze da Roma: «Siamo contenti perché da molto lavoriamo alla definizione del percorso e di un progetto il cui iter autorizzatorio è già in corso in Regione Toscana». E’ anche vero che con l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime i costi di realizzazione sono aumentati, da 26 a 36 milioni di euro circa, ma «il contributo di oltre 20 milioni di euro sarà comunque essenziale per spingere sull’acceleratore della riconversione impiantistica a cui da tanto lavoriamo – prosegue Ciacci –. Un bel contributo a un progetto che ha comunque ottime chance di autofinanziarsi da solo». L’altro progetto, che prevede di recuperare i capannoni ex ErreErre, ora all’asta con scadenza a metà ottobre, ha ottenuto invece 53,3 punti proprio perché l’immobile non è ancora tornato di proprietà di Cermec: «Sarà più complicato ottenere il finanziamento ma speriamo di poterci arrivare – conclude l’amministratore unico -. Molto dipende da RetiAmbiente e speriamo in loro».